[13/11/2008] Parchi

Il ministero dell´ambiente in Senato: buona l´attuale legge sulla caccia

LIVORNO. In Parlamento il centro-destra, su pressione di alcune frange di cacciatori che vogliono una deregulation dell´attività venatoria, ha presentato vari emendamenti alla legge 157/92 che prevedono un ampliamento della stagione di caccia, il ripristino del nomadismo venatorio, la non osservanza delle direttive europee per specie protette.

Già ad ottobre Amici della Terra, Arcicaccia, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori, Fare Verde, Federazione Italiana della Caccia, Italcaccia, Legambiente, Lipu e Wwf avevano lanciato un appello unitario a tutti i partiti «per impedire il ritorno a un muro contro muro tra le diverse istanze sociali e per tutelare il patrimonio faunistico italiano, l´agricoltura e l´attività venatoria».

Una posizione che sembra essere ribadita dalle audizioni in corso alla Commissione ambiente del Senato. Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente del Senato lo conferma: «La legge 157 sulla caccia è un´ottima legge. A sostenerlo non siamo solo noi, ma il ministero dell´ambiente, il Corpo forestale dello Stato e l´ex Istituto per la fauna selvatica (ora Ispra) che sono stati ascoltati, nel corso di audizioni informali, dalla commissione Ambiente del Senato. Stravolgere la legge 157, come propongono una serie di disegni di legge presentati da alcuni esponenti del centrodestra creerebbe un grave danno alla tutela della fauna ed esporrebbe l´Italia a sicure procedure di infrazione da parte della Ue. A sostenere la bontà e l´efficacia dell´impianto della legge sono stati gli enti finora ascoltati nel corso delle audizioni informali nella Commissione ambiente del Senato. Sarebbe infatti un gravissimo danno per la tutela della fauna del nostro territorio prolungare oltre il 31 gennaio la durata del calendario venatorio, indebolire il sistema sanzionatorio degli illeciti venatori, prevedere la possibilità di cacciare specie espressamente protette a livello europeo e autorizzare l´attività venatoria per i cacciatori al di fuori del proprio luogo di residenza. Queste prime audizioni confermano che la legge 157 ha dato ottimi risultati e che stravolgerla sarebbe sbagliato e dannoso. Naturalmente sono ipotizzabili aggiustamenti e piccoli manutenzioni ma senza smantellare i principi cardine della normativa. Auspicio del Pd è che la maggioranza convenga con le valutazioni espresse dal ministero dell´ambiente, dal Corpo forestale dello Stato e dall´Ispra».

Associazioni venatorie, agricoltori e associazioni ambientaliste dicevano che «Per migliorare la 157 è invece necessaria un´attenta relazione del governo sullo stato di applicazione della legge e un serio lavoro degli attori sociali interessati che individui possibili migliorie e trovi soluzioni concertate tali da consentire una piena applicazione della norma su tutto il territorio nazionale», per questo hanno avviato oggi un tavolo nazionale congiunto sulla legge «al fine di individuare e concertare elementi utili al suo miglioramento, sotto il profilo della conservazione della natura, di un´attività venatoria sostenibile, della tutela delle attività agricole e della più efficace gestione del territorio, così come avviene nei Paesi più all´avanguardia in Europa».

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