[14/11/2008] Parchi

Marcucci (Pd) e Amadio (An) chiedono che l´isola Paolina venga acquista da un ente pubblico

MARCIANA (Livorno). Dopo la denuncia fatta dal circolo dell´Arcipelago toscano di Legambiente della vendita su e-bay dell´isolotto della Paolina si susseguono le prese di posizione. Luigi Logi, sindaco di Marciana, nel cui territorio ricade l´isola in vendita, ha assicurato che si muoverà di concerto con il parco nazionale per esercitare il diritto di prelazione, mentre il senatore del partito democratico Andrea Marcucci, sottolinea che «Grazie ad una denuncia di Legambiente si è scoperto che su e-bay è in vendita l´isolotto della Paolina, bellissima isola dell´Arcipelago Toscano. Dov´è lo Stato? Perché non lo compra?. L´Italia ha nel turismo uno dei suoi asset principali, nonostante quello che dice la Brambilla. Comprare l´isola della Paolina sarebbe un investimento nella giusta direzione. Si potrebbe creare un´oasi bellissima, un´attrazione nazionale e internazionale. Sarebbe davvero un peccato che lo Stato si lasciasse sfuggire una simile opportunità sarebbe invece un segnale di attenzione per il turismo e per l´ambiente a cui ci piacerebbe assistere».

Sulla questione interviene oggi anche il consigliere regionale toscano di Alleanza Nazionale Marcella Amadio: «I soggetti pubblici esercitino uniti diritto di prelazione sull´acquisto dell´isola della Paolina, porzione di storia napoleonica oltre che scrigno naturalistico e archeologico».

L´Amadio, senza mai citarlo, riprende l´appello lanciato subito da Legambiente «invitando le istituzioni ad affiancare il Comune di Marciana in una sorta di cordata pubblica comprendente anche l´Ente Parco, la Provincia di Livorno e la Regione Toscana per stoppare il meccanismo dell´asta su internet e scongiurare così la vendita dell´isolotto a privati. Auspichiamo che l´incontro di domani con il sindaco di Marciana (del proprietario della Paolina, ndr) abbia buon esito. Tuttavia se gli enti locali unissero le forze sono certa che si potrebbe procedere all´acquisto anche in tempi brevi, evitando che il proprietario offra di nuovo l´isolotto magari su qualche sito americano, come da lui stesso ipotizzato alla stampa. E´ l´ora di finirla con la messa in "svendita" di pezzi pregiati di paesaggio toscano via internet. Ieri è toccato all´isolotto di Cerboli nel comune di Rio nell´Elba, oggi tocca alla Paolina: e domani? Solo le istituzioni unite possono mettere un punto fermo a questo andazzo. Tra l´altro, l´isolotto della Paolina è davvero un lembo di terra pregiata: bellezza paesaggistica a parte l´isola rappresenta un pezzo della storia napoleonica che è un fatto culturale caratterizzante per l´Isola d´Elba e per l´intero Arcipelago. Come se non bastasse, come ha spiegato di recente l´archeologo Zecchini, l´area racchiude resti di un edificio industriale romano per la lavorazione del ferro risalenti a oltre 2000 anni fa. E il patrimonio faunistico non è da meno, dal momento che ancora lì vivono isolati dopo 5000 anni discendenti di rettili preistorici».

Tutte realtà che dovrebbero muovere l´interesse degli enti all´acquisto rapido dell´isolotto, che così tornerebbe ad essere patrimonio pubblico: «Certo con le debite cautele e con i dovuti controlli di tutela l´isolotto tornerebbe fruibile a tutti per lo meno culturalmente, se non sotto il profilo propriamente balneare. Tra l´altro l´isola non è edificabile il che potrebbe garantire una conservazione del territorio anche da eventuali tentazioni speculative».

La direttrice del Parco nazionale, Franca Zanichelli, confermando l´intenzione di esercitare il diritto di prelazione previsto dalla legge sui parchi 394/91, ha lanciato l´idea di una sottoscrizione elbana per acquistare l´isolotto.

A guardare soddisfatta l´ennesimo colpo mediatico messo a segno è Legambiente Arcipelago Toscano che però sottolinea: «E´ strano che nessuno si accorga mai di nulla e che poi, quando segnaliamo qualcosa, sembra che lo abbiano scoperto loro. Legambiente sembra una parola che molti politici locali pronunciano molto mal volentieri. La verità è che anche questa volta, come in molti altri episodi, grazie alle segnalazioni di cittadini e soci di Legambiente che si dimostrano più attenti al territorio di molti esponenti politici locali, abbiamo scoperto un tentativo di vendita di un´isola che non viene effettuato secondo le regole previste dalla legge. Non è che vogliamo una medaglia, ma se almeno una volta politici ed amministratori dessero a Cesare quel che è di Cesare non sarebbe male».

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