[17/11/2008] Acqua

Il difensore civico regionale interviene sui consumi a Forte dei Marmi

FIRENZE. Il Difensore civico della Regione Toscana interviene nell’interesse dei cittadini e a tutela dell’ambiente, invitando a rivedere il sistema di misurazione dei consumi idrici a Forte dei Marmi. Giorgio Morales ha inviato una lettera all’assessore regionale alle Risorse idriche Marco Betti, al presidente della commissione Ambiente e territorio del Consiglio regionale Erasmo D’Angelis, e per conoscenza al presidente dell’Ato1 Toscana Nord Carla Guidi, al sindaco del comune di Forte dei Marmi Umberto Buratti e alla società Gaia, richiedendo un immediato intervento su un problema che vede coinvolto oltre il 90 per cento delle utenze attive nel comune Versiliese. «Gli utenti pagano l’acqua non sulla base di un consumo effettivo ma su un impegno quantitativo (mc 0,50 pari a 500 litri) garantito e pagato a prescindere dall’uso della risorsa e basato su un sistema di misurazione definito a lente tarata. Contravvenendo allo spirito di tutta la legislazione- continua il Difensore civico regionale- che tende ad un uso intelligente e di risparmio della risorsa idrica il sistema comporta un aggravio di spese notevole. L’utente è infatti costretto a pagare per un quantitativo di acqua che può anche non consumare e che anzi può decidere di sprecare considerato che anche in mancanza di un consumo effettivo, il costo rimane invariato». Il sistema di misurazione a lente tarata, secondo quanto previsto nel Regolamento del servizio idrico integrato doveva essere “temporaneo ed eccezionale”. proprio nell’attesa di alimentare tutte le utenze con il sistema a contatore. «Dallo scambio epistolare avuto con l’Autorità di ambito territoriale n.1 e a seguito di un incontro avuto lo scorso 6 novembre con il presidente Guidi, rappresentanti di Gaia e del comitato di cittadini e il sindaco del comune – prosegue Morales – è emerso che già il Pot (Piano ottimale territoriale) 2005-2007 aveva previsto lo stanziamento di un milione e 100mila Euro per cominciare ad attuare progressivamente la trasformazione. L’intervento non è mai partito per la difficoltà del gestore di reperire finanziamenti eppure la cifra stanziata è stata comunque considerata nella tariffa del triennio e quindi già richiesta e pagata dagli utenti». Il difensore civico, visto il peggioramento consistente del quadro economico e la conferma dell’obiettivo anche nel Pot 2008-2010 dove si prevede un nuovo stanziamento per la trasformazione dei contatori di circa tremila delle oltre settemila utenze sprovviste, teme che gli interventi vengano procrastinati e i cittadini continuino a pagare «Come per il triennio precedente – conclude Morales – esiste il rischio concreto che la cifra stabilita non venga utilizzata per lo scopo preposto ma comunque ricompresa sulle tariffe 2008-2010».

Torna all'archivio