[19/11/2008] Energia

Fotovoltaico, è boom in Toscana grazie agli incentivi

LIVORNO. Oggi in Toscana ci sono 1380 impianti fotovoltaici funzionanti che producono un totale di una quindicina di megawatt, frutto delle misure incentivanti garantite sia a livello nazionale con il conto-energia, sia a livello regionale (finanziamento a fondo perduto di circa il 20%). «Il successo straordinario del nostro bando da 30 milioni è sotto gli occhi di tutti – spiega Edo Bernini, responsabile del settore Energia della Regione – e anzi ora ci troviamo nella condizione di aver esauriti i fondi stanziati fino al 28 febbraio e quindi di reperirne di nuovi per coprire questo periodo e poi per riconfermare l’agevolazione anche da marzo in poi».

Se quindi siamo ancora ben lontani dagli obiettivi del Pier, che per il fotovoltaico indicano una quota di 150MW al 2020, bisogna pur riconoscere che l’energia prodotta dal sole sta conoscendo un vero e proprio boom, visto che al 31 dicembre 2005 la potenza installata in Toscana era di appena di 1,3 MW e nel triennio successivo siamo riusciti a raggiungere i 15MW.

Un’ulteriore spinta al fotovoltaico potrebbe arrivare nel prossimo anno dal progetto “Il sole in casa” che introdurrebbe un ulteriore vantaggio per i cittadini, che sarebbero di fatto sgravati da tutti i costi amministrativi e burocratici: in pratica in cambio della cessione e dell´istallazione gratuita dei pannelli, si chiede al cittadino di rinunciare per vent´anni alle agevolazioni di conto energia e gli si dimezza il costo della bolletta. I proventi del conto-energia quindi finirebbero in parte anche nelle casse regionali per ammortizzare la spesa iniziale.

Il progetto denominato “Il Sole in casa” è stato portato avanti con convinzione dal consigliere regionale dei Verdi Fabio Roggiolani e si avvarrà della consulenza di Megasnet, società pubblica di Pesaro.

«Non siamo ancora in grado di dire quando e se partirà il progetto – prosegue Bernini - stiamo studiando attentamente la situazione, abbiamo già visto le modalità di funzionamento proposte e sono senz’altro interessanti, ma stiamo facendo valutazioni in merito a due problemi che potrebbero venirsi a creare. La prima è capire come e a che livello sia possibile connotare una soluzione come questa (affidarsi per esempio alle agenzie energetiche provinciali piuttosto che ad organismi interprovinciali?)».

La seconda questione è invece molto più delicata, ovvero capire come “Il sole in casa” possa inserirsi in un contesto dello sviluppo del fotovoltaico già partito.

«Nell’ultimo anno – prosegue Edo Bernini - abbiamo avuto un incremento pari a 5MW con 800 nuovi impianti installati grazie anche ai 30 milioni finanziati dal nostro bando, che hanno attivato un volume d’affari di 80milioni e che hanno contribuito a creare nuovi posti di lavoro e soprattutto tecnici formati e specializzati nel settore. Ecco, il vero vantaggio di questa nuova proposta è appunto quello di avere una società che si accolla tutti i rischi, senza alcun onere per il cittadino, ma qual è il prezzo da pagare per tutto questo? Se significasse fare una gara unica e tagliare fuori tutti i piccoli installatori, allora la cosa non sarebbe così conveniente».

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