[19/11/2008] Comunicati

Il distretto conciario guarda all´Emas per puntare alla competitività

LIVORNO. Le imprese conciarie toscane continuano il loro percorso di avvicinamento alla registrazione ambientale Emas. Oggi infatti è stato siglato un accordo tra la Regione Toscana, l´associazione conciatori di Santa Croce sull´Arno e il consorzio conciatori di Ponte a Egola che apre una nuova tappa del percorso che la Regione Toscana ha intrapreso con alcuni distretti toscani per la valorizzazione del loro impegno nella gestione ambientale.

L’associazione conciatori di Santa Croce ed il consorzio conciatori di Ponte a Egola hanno infatti presentato un progetto che riprende e porta a compimento iniziative precedenti culminate con l’approvazione da parte della Giunta Regionale nel dicembre 2005 delle linee guida operative per l‘Emas per i distretti industriali secondo il modello toscano.

La proposta, che aderisce perfettamente alla filosofia regionale di sostegno alle certificazioni ambientali delle micro e piccole imprese, mira non solo ad ottenere per il distretto conciario toscano l’attestato rilasciato dall’organismo competente nazionale per l´Emas (ovvero il regolamento comunitario per un Sistema di Ecogestione ed Audit Ambientale) sviluppato negli “Ambiti produttivi omogenei”, ma anche a consolidare questo risultato attraverso la qualificazione ambientale del prodotto del sistema produttivo locale.

«Si tratta – afferma l´assessore alla difesa del suolo ed al servizio idrico Marco Betti - di una svolta particolarmente importante che segna il passaggio dalla fase sperimentale alla piena maturità dell’approccio territoriale alle certificazioni ambientali. Una svolta che si coglie anche dal credito riconosciuto ad una tale prospettiva nei recenti documenti di livello nazionale e comunitario sul tema della produzione e consumo sostenibili: dal programma comunitario di assistenza alla conformità ambientale delle Pmi (Ecap) alla proposta di nuovo regolamento Emas licenziata dalla Commissione europea nel mese di luglio».

Da parte dell´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna sono stati messi in risalto gli aspetti di convergenza del protocollo di intesa odierno con altri strumenti negoziali attivati sempre nel comprensorio del cuoio, e finalizzati ad elevare le prestazioni ambientali dell’area distrettuale. «La Toscana – ha detto Brenna - si pone alla testa delle regioni leader nella gestione ambientale territoriale e lo fa coniugando questa supremazia al filone molto promettente dell’innovazione ambientale di prodotto. Un segnale importante di come la sfida per la competitività, pur in un momento molto difficile per la nostra economia, si possa affrontare sostenendo la ricerca e l’innovazione nei cluster e valorizzando le loro performance qualitative».

Certificazione ambientale di distretto come strumento per conciliare sviluppo economico, alta qualità ambientale e coesione sociale quindi. E’ l’orientamento che la Regione Toscana sta perseguendo con il duplice scopo di conseguire significativi benefici ambientali e di alleggerire l’impegno delle singole organizzazioni e imprese nel processo individuale di certificazione e registrazione.

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