[21/11/2008] Energia

Di nucleare e di rinnovabili: Scansano discute

LIVORNO. Delle prospettive per una Toscana denuclearizzata ed ecoefficiente si è discusso oggi a Scansano. L’iniziativa promossa da Legambiente nell’ambito della campagna nazionale “Per il Clima contro il Nucleare” muove in Toscana proprio dal comune divenuto il simbolo della praticabilità di un futuro in cui per combattere i cambiamenti climatici si punti alle rinnovabili e all’efficienza piuttosto che ad un mix energetico con al centro l’energia nucleare. Ma che potrebbe però vedere cancellato quanto già fatto in tal senso.

L’amministrazione locale ha infatti da sempre appoggiato le energie rinnovabili e nel territorio comunale ha sede il parco eolico di Poggi Alti. Ma il parco, il più grande della Toscana, in grado di generare una quantità di energia annua pari ai consumi medi di circa 19.000 famiglie, si trova al centro di una assurda vicenda giudiziaria. Infatti, come noto, il Consiglio di Stato aveva bocciato gran parte delle motivazioni che l’associazione Italia Nostra e l’imprenditore Biondi Santi avevano indicato per renderlo illegittimo, rigettando numerose argomentazioni della sentenza di primo grado del Tar del 25 giugno 2007: dalla necessità di una procedura di valutazione di impatto ambientale, all’altezza massima delle torri, dall’inquinamento acustico alle obiezioni presentate rispetto alla correttezza dell’iter seguito. Il Consiglio di Stato, però, nella sua sentenza ha contestato il metodo seguito per la valutazione dell’impatto sull’avifauna e della potenziale pericolosità dell’impianto per i volatili. Il monitoraggio infatti, a detta del Consiglio di Stato, doveva essere effettuato precedentemente alla realizzazione dell’impianto e non successivamente, come invece è successo.

Il fatto è che lo studio, sebbene realizzato a posteriori, non ha evidenziato alcun danno per l’avifauna da parte delle pale eoliche e quindi adesso, un semplice vizio di forma rischia di mettere a rischio di smantellamento un parco eolico in grado di produrre energia pulita.

Una vicenda che non poteva essere ignorata in un appuntamento come questo, in cui Legambiente presenta le proprie motivazioni a sostegno di una politica che premi le energie rinnovabili, il risparmio e l’efficienza energetica, in opposizione al ritorno al nucleare, considerato una scelta dissennata sia da un punto di vista ambientale che economico. Il nucleare infatti è una tecnologia molto costosa, con problematiche ancora irrisolte come la sicurezza, lo smaltimento delle scorie radioattive, la scarsità delle riserve di uranio, il consistente consumo idrico per il funzionamento dei reattori e i tempi stessi di realizzazione di una centrale, che sono stimabili in non meno di 15 anni. Ragioni per cui l’associazione lancia un appello “contro il ritorno del nucleare, per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro” rivolto al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo e invita tutti i cittadini a firmare (e a far firmare) la petizione scaricabile dal sito dell’associazione.

Legambiente ha inoltre inviato a tutte le amministrazioni locali della Regione un ordine del giorno per dichiarare il proprio territorio denuclearizzato: un atto per segnare il dissenso nei confronti della politica governativa in favore dell’atomo.

Ma il no deciso di Legambiente contro il nucleare si affianca ad un sì altrettanto convinto alle fonti alternative: in particolare la Toscana è individuata come un territorio fortemente vocato alle energie rinnovabili e che ha tutte le potenzialità per trasformarsi in un modello di sviluppo diffuso e sostenibile. Per questo, Legambiente ribadisce ad esempio la necessità di far divenire la provincia di Grosseto un distretto delle energie rinnovabili, in grado di attrarre investimenti ed attività legate alla progettazione, allo sviluppo e all’applicazione delle tecnologie alternative più innovative, innescando, così, anche un notevole impulso nell’economia del territorio.

A partire da Scansano, dove Legambiente chiede che gli organismi competenti, acquisiscano agli atti la documentazione e gli studi effettuati riguardanti in modo specifico l’impatto sull’avifauna eliminando i vizi di forma evidenziati dalla sentenza del Consiglio di Stato per chiudere in maniera positiva la vicenda del parco eolico conteso. Smantellare l’impianto rappresenterebbe infatti un gravissimo passo indietro rispetto agli obiettivi europei e darebbe un segnale negativo a tutto il comparto delle energie rinnovabili nel nostro Paese.

Per firmare l’appello “contro il ritorno del nucleare, per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro” il link è: http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/appello.php

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