[28/11/2008] Energia

Il Tar blocca le trivellazioni petrolifere in Val di Noto

LIVORNO. Il Tar di Catania ha accolto tutti i ricorsi presentati dal comune di Vittoria e ha così annullato gli atti della regione Sicilia che autorizzavano la Panther Oil ad eseguire attività di ricerca e di sfruttamento di idrocarburi. La regione e la Panther sono state condannate a pagare le spese legali e quelle per l´esecuzione delle perizie.

La sentenza dal Tar Catania riguarda direttamente la ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi solo in località Sciannacaporale, zona rurale ricadente in territorio di Ragusa, ma molto vicina alla sorgente idrica che serve gran parte della città di Vittoria.

Il Tar, accogliendo tutti i ricorsi presentati dal Comune di Vittoria, ne ha sancito la legittimazione ad agire, nonostante l´area in questione ricada in altro comune e ha riconosciuto il nesso vincolante degli atti autorizzativi (tutti annullati insieme ai relativi pareri) con la Via (Valutazione di impatto ambientale) alla quale, come condizione di validità qualora il procedimento venisse riavviato, la Regione dovrà ammettere il Comune di Vittoria, il Genio civile e l´Azienda sanitaria.

Nella sentenza inoltre il Tar definisce "lacunosa" l´istruttoria compiuta dalla Regione a supporto delle concessioni, mentre alla Panther Oil viene obiettato di usare tecnologie obsolete, che non garantiscono adeguati standard di sicurezza, oggi normalmente conseguibili ed efficaci contro il rischio di inquinamento della falda acquifera.

«Per noi di Italia Nostra – dice Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia - si tratta certamente di una sentenza importante e confortante. Un precedente che avrà un peso nella controversa vicenda delle trivellazioni nel Val di Noto. E comunque, se non riesce a vincere la bellezza del paesaggio (Patrimonio Unesco), quantomeno si afferma la tutela dell´ambiente».

Le autorizzazioni erano già state sospese alla società texana il 24 aprile scorso, con decreto del presidente del Tar, appena in tempo per impedire l´inizio effettivo delle perforazioni previsto per il 2 maggio.

La Panther aveva presentato ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, che aveva confermato la sospensiva a termine, obbligando (alla scadenza) il Comune di Vittoria a prestare una cauzione di 3 milioni di euro per i possibili danni che ne sarebbero derivati alla Panther. Il deposito della somma avrebbe dovuto essere effettuato entro il 4 dicembre prossimo.

«La sentenza di merito del Tar – spiega Italia Nostra - libera ora il comune siciliano da questo oneroso adempimento».

Torna all'archivio