[28/11/2008] Acqua

I laghi risentiranno l´impatto dei cambiamenti climatici

LIVORNO. Secondo uno studio di un gruppo di ricercatori tedeschi del Helmholtz-Zentrums für Umweltforschung (Ufz) e giapponesi dell´università e dell´Istituto di scienze ambientali di Hokkaido e dell´università di Kagoshima, che hanno confrontato le misurazioni attuali con le misurazioni fatte 70 anni fa, i laghi che si trovano nelle regioni più calde e più fredde del pianeta saranno vittime dei cambiamenti climatici.

I dati della ricerca pubblicati sulla rivista Geophysical research letters mostrano temperature più alte negli strati profondi delle acque dei laghi nel sud del Giappone, mentre le temperature di quelli del nord del paese erano rimaste invariate.

Secondo gli scienziati «temperature più alte potrebbero provocare cambiamenti negli scambi di sostanze nutrienti e un riassetto dell´acqua. L´aumento delle temperature e altri elementi climatici possono influenzare gravemente la circolazione invernale in diverse situazioni. Questi cambiamenti portano a livelli più bassi di ossigeno, che possono a loro volta portare ad un aumento della quantità di sostanze nutritive nelle acque profonde. Le misurazioni fatte tra il 2005 e il 2007 in profondi laghi vulcanici del Giappone forniscono dati sulla distribuzione delle sostanze nutritive disciolte nell´acqua. Per la ricerca è stato fondamentale usare una catena di laghi, poiché i laghi coprono un gradiente climatico che si estende dal sud del Giappone fino all´isola di Hokkaido nel nord. Inoltre lo scambio di ossigeno e di sostanze nutritive tra le acque profonde e le acque superficiali dei laghi è quasi completamente controllato dalla differenza di temperatura. I dati ottenuti attraverso questo studio forniscono ai ricercatori informazioni generali sulla circolazione in condizioni climatiche in mutamento, che saranno valide per laghi al di fuori dell´area di ricerca, ha detto il team. La maggior parte dei laghi esaminati nello studio ha mostrato una buona distribuzione delle sostanze nutrienti disciolte nonostante la loro enorme profondità, hanno detto, aggiungendo che i laghi possono essere divisi in due principali categorie di circolazione in profondità, sulla base delle condizioni climatiche. Finché l´aumento di temperatura non è estremo, le temperature delle acque profonde dei laghi più freddi, come il Lago Shikotsu, Hokkaido, rimarranno probabilmente invariate negli inverni più miti. Le temperature delle acque profonde nei laghi più caldi probabilmente si alzeranno».

I dati ottenuti hanno avuto conferma dal confronto con le misurazioni degli anni ´30 ed evidenziato che un forte aumento delle temperature invernali ha avuto come risultato che le temperature dell´acqua non scendono quanto negli anni passati, così la circolazione in profondità può fermarsi del tutto, provocando una petrturbazione della fornitura di ossigeno della distribuzione di sostanze nutritive che si riflettono pesantemente sugli rganismi lacustri.

Gli scienziati sottolineano che «La qualità dell´acqua nei laghi ha un ruolo fondamentale sia per il settore turistico che per l´industria, in particolare per le imprese che si occupano di acqua e pesca».

Intanto l´Ufz, in collaborazione con ricercatori australiani, canadesi e spagnoli, sta lavorando «su modelli di simulazione numerici per i laghi che contribuiranno a prevedere la qualità dell´acqua in condizioni immutate».

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