[02/12/2008] Trasporti

Accordo Ue su emissioni C02 auto: le prime reazioni (critiche)

LIVORNO. Prime reazioni all’accordo trovato a Bruxelles sulle emissioni auto di C02. Critica Greenpeace, più morbida Legambiente. “Dopo mesi di dura lobby- comincia in una nota Greenpeace - , l’Unione Europea ha raggiunto un accordo inefficace per ridurre le emissioni di CO2 dalle automobili, arrendendosi alle pressioni dell’industria automobilistica che è riuscita a ritardare e indebolire gli obiettivi proposti e a far ridurre le sanzioni previste”.

“L’industria automobilistica - commenta Andrea Lepore, responsabile della campagna trasporti e clima di Greenpeace - è stata al posto di guida dei negoziati per tutto il tragitto e i politici europei sono stati felici di sedere al suo fianco facendo commenti sul panorama”

“L’Unione deve agire subito per affrontare i cambiamenti climatici. Ma, con questa legge, il settore automobilistico contribuirà poco agli sforzi per il clima e i consumatori continueranno ad avere a che fare con automobili inefficienti ancora per anni- denuncia Lepore - L’accordo raggiunto è stato dettato dalla stessa industria che avrebbe dovuto essere regolamentata”.

L’obiettivo proposto di 130 grammi di CO2 per chilometro è stato posticipato di tre anni al 2015, permettendo alle case automobilistiche di continuare a produrre automobili inquinanti per il prossimo decennio. La combinazione di scappatoie – continua l’associazione ambientalista - e di basse sanzioni farà sì che le case automobilistiche probabilmente non raggiungeranno l’obiettivo di riduzione di 130 grammi per chilometro nemmeno dopo il 2015.

Il compromesso finale fissa un secondo obiettivo di riduzione a 95 grammi di CO2 per chilometro per il 2020, ma all’ultimo momento è stata rimossa qualsiasi indicazione che rendesse questo obiettivo vincolante. “Paesi come la Germania e l’Italia hanno attaccato questa normativa per difendere gli interessi particolaristici delle case automobilistiche nazionali – spiega Lepore- L’industria del carbone e altri danneggiatori del clima stanno già bussando alla porta dell’Unione Europea per cercare di ottenere trattamenti speciali per il pacchetto energia che verrà approvato tra pochi giorni”.

“Un piccolo passo nella giusta direzione” è invece il commento di Legambiente che spiega: “l’accordo raggiunto ieri sera a Bruxelles sul regolamento Ue limita a 130 g/km la media delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture vendute in Europa e fissa un’ulteriore riduzione delle emissioni a 95 g/km, da conseguire entro il 2020. Obiettivo quest’ultimo non previsto dal testo inizialmente proposto dalla Commissione Europea e che gli ambientalisti europei, a partire da Legambiente, avevano sollecitato con forza”.

“Purtroppo – prosegue la nota di Legambiente – anche se è stato confermato un obiettivo di lungo periodo in linea con il pacchetto clima del 20-20-20, il percorso flessibile individuato per il periodo di transizione rischia di compromettere la performance ambientale e la spinta innovativa per le industrie automobilistiche europee indispensabile per vincere la sfida climatica e quella economica . Una doppia sfida – conclude Legambiente- che l’Europa deve affrontare con molta determinazione per non perdere il vantaggio competitivo, soprattutto ora che la nuova amministrazione Usa ha deciso di sostenere la propria industria dell’auto con cospicui incentivi legati alla performance ambientale ”.

Torna all'archivio