[02/12/2008] Energia

In piazza contro decreto taglia-incentivi a rinnovabili e risparmio energetico

LIVORNO. Proprio mentre il mondo è riunito a Poznan, di cambiamenti climatici, il governo Berlusconi ha deciso con l´articolo 29 del decreto legge 185/2008 approvato venerdì scorso, di tagliare del 55% gli incentivi per le energie rinnovabili, un provvedimento che prima ha sollevato l´incredulità e poi l´indignazione non solo degli ambientalisti, ma anche degli operatori del settore.

La norma, retroattiva, andrà anche a colpire coloro che hanno già realizzato o prenotato gli interventi di risparmio ed efficienza nel 2008, e questo aprirà la strada a una valanga di ricorsi da parte di chi vorrà veder rispettato quanto prevedeva la normativa.

L´Associazione degli operatori del solare termico (Assolterm) e Legambiente hanno convocano per l´11 Dicembre alle 11 un´iniziativa di mobilitazione per chiedere di ritirare «un provvedimento devastante per il settore delle rinnovabili e del risparmio energetico, che danneggia le famiglie e condanna al fallimento la lotta ai cambiamenti climatici. Un provvedimento deleterio per il clima, per le imprese e per i cittadini, che rende più difficile la possibilità di usufruire dello sconto del 55% su Irpef e Iras per gli interventi di riqualificazione energetica grazie ad un complicato iter burocratico per accedere agli sgravi, un limite stabilito per la copertura economica che non garantisce l´accesso all´incentivo, un sistema di presentazione delle richieste confuso e incerto».

«Facciamo sentire forte la nostra voce – dicono Legambiente e Assolterm –. Sosteniamo le fonti rinnovabili e il risparmio energetico. Mentre l´Unione Europea si appresta ad approvare definitivamente il Pacchetto Energia e Clima, e a Poznan si svolge la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l´Italia s´impegni e faccia la sua parte, a cominciare dalla revisione completa del decreto legge 185/2008 approvato venerdì scorso dal Governo».

Col decreto legge 185/2008 diventa più difficile usufruire dello sconto del 55% su Irpef e Iras per gli interventi di riqualificazione energetica. «Ad un più complicato iter burocratico per accedere agli sgravi – spiega Assoterm - si aggiunge anche il problema della copertura economica: i privati e le imprese intenzionati a chiedere il bonus dovranno sbrigarsi a presentare la propria domanda perché la possibilità della sgravo è legata alla copertura economica messa in campo dal governo. Per le agevolazioni sugli interventi energetici sono stati stanziati 82,7 milioni di euro per il 2008; 185,9 milioni per il 2009 e 314,8 milioni per il 2010. Una volta terminati i fondi non sarà più possibile accogliere le domande dei cittadini e delle imprese. L´agenzia delle Entrate esaminerà le domande in base all´ordine cronologico di invio e comunicherà entro 30 giorni l´esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento «l´assenso si intende non fornito» e il cittadino non potrà usufruire della detrazione».

Secondo Sergio D´Alessandris, presidente di Assolterm, «Questo pacchetto anticrisi del governo avrà l´effetto contrario e aprirà una grossa crisi per le aziende italiane del solare termico. Nello specifico si pone il rischio che gli acquirenti di impianti solari termici, a cui sono stati garantiti dai venditori gli sgravi secondo legge, si vedano negare per l´attuale decreto, le agevolazione promesse. Ci potremo trovare, quindi, di fronte ad una possibile rivalsa da parte dell´acquirente per la mancata agevolazione garantita. Eventualità questa che metterebbe in serio pericolo le aziende del settore. Altro punto che riteniamo ambiguo, oltre alla reale adeguatezza di copertura economica per le richieste di sgravio, è la strana formula del "silenzio dissenso": l´agenzia dell´entrate, che vaglierà e giudicherà le richieste, ha a disposizione 30 giorni per comunicare l´accettazione delle richieste, richieste vagliate in base all´ordine cronologico di invio. La mancata comunicazione da parte dell´agenzia dell´entrate significa automaticamente la bocciatura della richiesta senza possibilità di appello o di spiegazioni in proposito. D’Alessandris evidenzia anche «La contraddizione insita in questo piano del governo che va controcorrente rispetto a tutti i piani d´azione ambientali/energetici promossi dall´unione europea, primo fra tutti l´obbiettivo 20 20 20. Un piano che si definisce anticrisi nella realtà si ribalta in un piano di crisi per la aziende delle rinnovabili e per le famiglie. Assolterm comunque confida in una apertura da parte della politica, per sciogliere al meglio le ambiguità presenti nel decreto»
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Sulla questione interviene anche la portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato: «Il governo Berlusconi non condanni l´Italia ad essere il fanalino di coda nella lotta ai cambiamenti climatici. Purtroppo il taglio delle detrazioni sulle eco-ristrutturazioni va letteralmente nella direzione opposta ed e´ il peggior biglietto da visita con cui il nostro Paese potesse presentarsi alla Conferenza di Poznan. L´Italia non sia il freno di un´Europa che ha deciso di essere leader nello sviluppo dell´efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. La riconversione ecologica della nostra economia non solo e´ necessaria per garantire un ambiente migliore alle future generazioni ma e´ anche un utile alleato per uscire da questa pesantissima crisi economica. Lo ha ben capito Barak Obama che conta di creare con l´economia ´verde´ ben 5 milioni di nuovi posti di lavoro in pochi anni. E´ gravissimo che nel pacchetto anti-crisi siano stati soppressi le forti agevolazioni che avevamo introdotto nella scorsa legislatura per un´edilizia sostenibile Si tratta di un doppio passo indietro che comporterà una perdita di posti di lavoro ed impedirà un taglio efficace delle emissioni di gas serra nel settore dell´edilizia, che lo ricordiamo nel nostro paese vale circa un terzo delle emissioni complessive».

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