[03/12/2008] Comunicati

Onu, aumentano i disastri climatici: «Agire presto, agire intelligentemente»

LIVORNO. L´Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha lanciato una campagna per sensibilizzare l´opinione pubblica sulle implicazioni del cambiamento climatico nella situazione umanitaria, chiedendo di migliorare la preparazione e le misure di risposta alle catastrofi nei Paesi che sono maggiormente colpiti dagli eventi meteorologici estremi.

Il vicesegretario dell´Ocha e Coordinatore dei soccorsi d´emergenza, John Holmes, spiega che «Questa campagna mette in luce la nostra grande preoccupazione per l´impatto umanitario dei cambiamenti climatici. Qualsiasi credibile visione del futuro deve riconoscere che le esigenze umanitarie stanno aumentando e che il cambiamento climatico ne è la principale causa. Stiamo già assistendo i suoi effetti, in termini di numero di persone colpite e nel crescente costo delle risposte».

Molti continuano a vedere il cambiamento climatico come una minaccia che riguarda il futuro, ma il suo impatto sugli esseri umani è già reale in molte aree del pianeta. L´Hoca spiega che negli ultimi 20 anni, il numero di catastrofi è raddoppiato, passando da circa 200 a più di 400 all´anno. I disastri causati da inondazioni sono più frequenti (da circa 50 nel 1985 a più di 200 nel 2005) e provocano danni aree più grandi di quello che facevano 20 anni fa. Dal 1988-2007, oltre il 75% di tutti gli eventi connessi al disastro climatico rappresentavano il 45% dei decessi e l´80% delle perdite economiche causate da calamità naturali.

Nel 2007, l´Ocha ha dovuto stanziare cifre senza precedenti per aiutare le vittime di 15 calamità naturali improvvise, 5 in più rispetto al precedente record annuale, e tutte causate da eventi atmosferici estremi.
Secondo Holmes «Migliorare la nostra capacità di rispondere efficacemente alla crescenti e maggiori eventi climatici estremi è diventata la priorità del nostro bilancio. Questo richiede un cambiamento sistemico di attenzione, risorse e competenze per migliorare la preparazione alle catastrofi».

La campagna prende atto che le più colpite sono le persone impoverite che vivono attorno agli "hotspot" del rischio degli eventi climatici estremi, in aree dove la sovrapposizione dei rischi ambientali con un´umanità vulnerabile richiede investimenti molto maggiori degli attuali per cominciare solo a preparare la riduzione dei rischi di catastrofi.

L´Ocha sottolinea che «Inondazioni, tempeste e siccità non dovrebbero trasformarsi in disastri, ma lottare contro questi eventi meteorologici estremi significa che occorre "agire presto, agire intelligentemente"»

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