[09/12/2008] Comunicati

Donne e cambiamenti climatici

LIVORNO. I cambiamenti climatici creano più rischi e problemi alla vita delle donne che a quella degli uomini. Secondo l´International union for conservation of nature (Iucn), «Il cambiamento climatico avrà effetto su tutti i Paesi poveri, ma le donne dei Paesi in via di sviluppo saranno colpite in modo sproporzionato». Nonostante questo, la maggior parte del dibattito dell´Unfccc sul clima non tiene conto delle differenze di genere.

Eppure, secondo Lorena Aguilar, Senior gender advisor dell´Iucn, «Le donne non sono solo vittime da aiutare, sono anche potenti agenti di cambiamento, e la loro leadership è un fattore critico. Dobbiamo agire adesso, per assicurarci che le loro voci siano adeguatamente ascoltate». Sono le donne le vittime più numerose di calamità naturali come cicloni, uragani, inondazioni e ondate di calore, che sono in aumento a causa del cambiamento climatico. L´analisi sui dati di 141 paesi dal 1981 al 2002 ha scoperto che le catastrofi naturali uccidono più donne che uomini e che le donne rimangono uccise in età più giovane rispetto ai maschi.

Una catastrofe di genere, umana ed economica: le ragazze e le donne sono responsabili della acqua e legna da ardere e nelle zone più povere del mondo, in particolare nell´Africa subsahariana, passano da tre a quattro ore al giorno per svolgere questi compiti vitali per l´intera comunità. Inondazioni, siccità e desertificazione rendono questi lavori ancora più difficili e duri, costringendo le ragazze ad abbandonare la scuola. Dei 115 milioni di bambini nel mondo che non vanno a scuola, i tre quinti sono bambine, e le donne costituiscono il 75% degli analfabeti del pianeta.
"I Climate change talks sono concentrati completamente sulla scienza e la politica, con un´attenzione troppo piccolo data agli impatti sui cittadini più poveri del mondo, la maggior parte dei quali sono donne – dice Aguilar – I governi a Poznan devono affrontare il cambiamento climatico, ma anche affrontare la minaccia che rappresenta per le donne in tutto il mondo».

Anche perché le donne hanno probabilmente nelle loro mani le risposte al cambiamento climatico. Adattarsi al cambiamento climatico influenzerà l´agricoltura, la sicurezza alimentare e la gestione delle risorse idriche nelle zone rurali, che sono tradizionalmente tutti i compiti delle donne. In Africa 80% per cento della produzione alimentare è gestita da donne.
Per questo l´Iucn, che fa parte della Global gender and climate alliance, ha prodotto un manuale di formazione che vuole essere uno strumento pratico per aiutare i politici e i responsabili di progetti e decisioni ed a sviluppare risposte e strategie politiche per i cambiamenti climatici che tengano conto della diversità di genere e dei problemi delle donne e delle ragazze.

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