[02/01/2006] Consumo

Aumenti delle tariffe e diminuzione dei consumi, ma non quelli di elettricità

LIVORNO - “L’aumento delle tariffe è un fenomeno che non giudico negativamente. Pesa certamente - sostiene Lucia Venturi - la crisi economica che vede una generale riduzione dei consumi e i cittadini riducono le spese immediatamente visibili e si adeguano all’aumento di tariffe e costi. Per quanto riguarda i consumi elettrici è chiaro che in questo ha giocato molto l’aumento esponenziale della installazione di condizionatori e il fatto che gli italiani si affidano ancora agli scaldabagni elettrici per riscaldare l’acqua per uso domestico, veri e propri delitti energetici ed ambientali che si riflettono sempre di più sulle bollette».

Ma se è vero che l’energia pesa sempre di più sulle tasche dei cittadini, «è anche probabile – conclude Lucia Venturi - che con l’aumento continuo della “bolletta petrolifera” – e ora con la crisi del gas – si estendano ancora di più i comportamenti parsimoniosi, che si ripercuoteranno anche sul risparmio per i consumi domestici e renderanno ancora più competitive le energie rinnovabili. Magari!”

Benedetto Tuci, presidente della sezione di Livorno del Movimento Consumatori, non nasconde la sua preoccupazione. «Ci sono serie difficoltà in tutti i servizi gestiti in modo monopolitistico: Nel campo delle telecomunicazioni per esempio, il mercato è solo teorico perché cambiare gestore è complicatissimo. E va ancora peggio nel sistema bancario, solo per citarne due a caso».

Benedetto Tuci sottolinea poi la questione dell’acqua, di particolare rilevanza, anche perché si tratta di una risorsa sempre più rara. «Il sistema attuale porta a una vessazione continua nei confronti degli utenti. Il gestore locale infatti dovrebbe essere controllato dai sindaci, che però spesso sono anche azionisti. E’ evidente che in questo modo le tariffe lievitano a tutto danno dei cittadini»

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