[05/05/2006] Energia

Scansano, per Italia Nostra la lingua di Legambiente «batte dove il dente duole»

SCANSANO (Grosseto). «Dispiace dover constatare come, ancora una volta, la vicinanza della Legambiente agli interessi delle aziende industriali eoliche e delle giunte locali a lei amiche, nuoccia in maniera oggettiva alla tutela del paesaggio italiano, così ben chiaramente difeso nei principi fondamentali della Costituzione Italiana». Comincia con queste dure accuse la risposta di Italia Nostra a Legambiente che si oppone al ricorso al Tar dell’associazione presieduta da Ripa di Meana contro la realizzazione di un nuovo impianto eolico a Scansano. «La lingua batte dove il dente duole», ha affermato lo stesso presidente di Italia Nostra Carlo Ripa di Meana. «Ancora una volta – dice – Legambiente fa sua la posizione degli industriali del vento e dell’ Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento). Italia Nostra rappresenta, al contrario, l’opposizione dei cittadini e dei comitati territoriali locali».
Ma la nota dell’associazione fa anche pesanti accuse ai cugini del Cigno verde: «L’euforia eolica che da qualche anno contraddistingue Legambiente e confonde il lessico dei suoi massimi dirigenti, ostinati nel denominare ‘parco’ quel che in verità è un insediamento industriale vero e proprio, obbliga di nuovo Italia Nostra ad evidenziare le contraddizioni a corrente alternata del Cigno verde, riaffermando, con forza, le ragioni prevalenti della tutela. Ancora una volta, falsità sono riversate dall’associazione ambientalista più sponsorizzata d’Italia contro Italia Nostra: le stesse usate dai raiders del mondo degli affari e della finanza a proposito delle Grandi Opere. Restando ferma la nostra posizione nel dire no all’eolico selvaggio in Italia, sono stati dimostrati, carte alla mano, la assoluta inconsistenza fino ad ora dell’apporto energetico eolico in Italia (oltre 2000 torri già installate da dieci anni con il misero 0,6 percento annuale, rispetto ad un incremento dei consumi del 2,4) e i danni incalcolabili al paesaggio ed al turismo del nostro paese. Italia Nostra, rimanda quindi al mittente le falsità addebitatele».

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