[17/12/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Leggere libri è ecologico.... e fa risparmiare carta

RIETI. “Non avere accesso a un libro è essere privati di un alimento fondamentale”: è lo slogan della campagna del Movimento brasiliano dei senza terra (Mst) per costruire altre biblioteche popolari – ne esistono già una quarantina - nelle aree degli insediamenti e degli accampamenti creati con l’occupazione delle terre dei latifondisti (per saperne di più e contribuire: mst@quipo.it).

Scommettiamo che le famiglie del Mst accampate o insediate leggono più libri pro capite attingendo alle loro biblioteche, rispetto agli italiani? In Italia «sono aumentati i mezzi di comunicazione: sempre più persone usano cellulare, computer e tivù via cavo - ma non sono aumentati i contenuti, i significati» (Giuseppe De Rita del Censis). Non c’è paragone fra leggere un libro e un lunghissimo elenco di messaggini sms.

Spieghiamo inoltre perché leggere libri è anche un fatto ecologico. Come mai, visto l’uso della carta che è un bel problema ambientale? Semplice: i libri possono far sostituire molte passioni inquinanti; non solo i divoratori di libri forse sono meno appassionati ad esempio ad altri prodotti cartacei ben più diffusi e dunque pesanti (riviste di gossip, sport miliardario ecc.).

Inoltre lo stesso peso ecologico della carta da libro può ridursi notevolmente con alcuni accorgimenti.

* Scrittori amici delle foreste. E´ un´iniziativa internazionale di Greenpeace finalizzata alla protezione delle ultime grandi foreste primarie del pianeta. Chiede a editori, scrittori, lettori di preferire carta priva di fibre provenienti da foreste primarie o da foreste di alto valore ambientale.

* Biblioteche pubbliche. Un libro letto da molti è una moltiplicazione di valore d’uso, a parità di materiali utilizzati.

* Biblioteca d´amici. "Ho imparato una cosa nella vita: il mondo può essere salvato solo da una donna o da un uomo che mettono un seme nel terreno o una storia nella testa o un libro nelle mani di qualcuno" (Julia Alvarez,). Uno stesso libro può arricchire lo spirito di più amici; la proprietà rimane dei singoli, che li dotano di ex libris e si dotano di un elenco prestiti per evitare confusioni e oblii.

* Acquisto e scambio libri usati. Sono un ottimo modo di valorizzare il giacimento della carta già esistente.

* Non fotocopie… Chi fotocopia i libri dell’università ricordi che, oltre a fare una manovra illegale, in questo modo raddoppia la quantità di carta impiegata, a meno di fotocopiare fronte retro come in genere non avviene.

* Dar libri in affido. Chi invece di quel libro già letto non ha più bisogno, lo potrà "immettere in circolo" anziché lasciarlo a impolverare su uno scaffale. E´ il book crossing.

* Sognare non è proibito. In una società amica degli alberi e minimizzante gli sprechi di risorse e di natura le agende sarebbero perpetue (il giorno della settimana aggiunto a mano). La pubblicità cartacea non esisterebbe e così i relativi giornali di essa ripieni. I giornali quotidiani sarebbero letti dieci volte tanto ma condividendone una copia in dieci persone. Nessuno si sognerebbe di leggere pettegolezzi, sport miliardario e simili.
I sacchetti del pane si riporterebbero per il riuso molte volte. La carta igienica sarebbe usata con parsimonia e riciclata. I tovaglioli sarebbero solo lavabili: anzi, le labbra si puliscono bene con il pane e la scarpetta.

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