[19/12/2008] Rifiuti

Ecco il nuovo modello Mud

LIVORNO. E’ arrivato il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale per il 2009: sul supplemento della Gazzetta ufficiale di ieri è stato pubblicato il decreto del Consiglio dei ministri che lo prevede con le relative istruzioni. Andrà a sostituire quello precedente (ossia quello allegato al decreto ministeriale del 24 dicembre 2002) e dovrà essere adottato per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile 2009 con riferimento all’anno 2008. Mentre i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche – sempre entro il 30 aprile 2009 – dovranno presentare la comunicazione Aee scheda “IMMA EE: apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato” (allegata al nuovo decreto ministeriale) sia per l’anno 2008 con riferimento alle Aee immesse sul mercato nell’anno 2007, sia per l’anno 2009 con riferimento a quelle immesse sul mercato nel 2008 compilando due schede distinte.

Dunque dovranno procurarsi il nuovo modello, compilarlo e inviarlo chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi e non; i commercianti e gli intermediari di rifiuti pericolosi e non senza detenzione; le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti pericolosi e non; i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi da lavorazione industriale, artigianale; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fiumi. Perché sono proprio loro che il legislatore italiano (Dlgs 152/2006 articolo 189, comma 3 così come modificato nel 2008) individua come i soggetti tenuti a comunicare annualmente alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti (con le modalità previste dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70) le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle loro attività.

Il Mud come l’altra documentazione ambientale relativa ai rifiuti (formulario e registro di carico e scarico) è strettamente connessa alla questione di controllo e tracciabilità del ciclo dei rifiuti. E’ anche sulla base delle comunicazione fatte che vengono effettuati i controlli da chi di dovere. Ma visto che si tratta comunque di una dichiarazione fatta dalle stesse aziende alcuni rifiuti (e soprattutto quelli speciali) possono anche essere non dichiarati. Il Mud infatti è evaso per circa il 50% e dunque ne consegue che alla produzione annua in Italia dei rifiuti urbani e di quelli speciali (1/3 rispetto alla totale produzione) si devono aggiungere anche l’altro 50%…

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