[19/12/2008] Consumo

Ecolabel: per ora non cambiano i criteri del marchio europeo

LIVORNO. I criteri dell’Ecolabel per il tessuto-carta, la carta per copia e la carta grafica, i prodotti tessili, i materassi da letto, i televisori, i personal computer e i computer portatili potranno essere ancora applicati. La Commissione europea ha prorogato con decisione del 15 dicembre (pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi) il termine di applicazione dei criteri per il marchio europeo: fino al 4 maggio 2009 per il tessuto-carta, fino al 31 marzo 2009 per i televisori, fino al 31 maggio 2009 per i prodotti tessili, fino al 28 febbraio 2009 per i materassi da letto e per la carta per copia e la carta grafica, fino al 30 aprile 2009 per i personal computer e i computer portatili.

L’Ecolabel è il marchio di qualità ecologica fondato sui principi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento alla fonte. Promuove e incentiva la realizzazione dei “prodotti puliti” ovvero di prodotti che durante l’intero ciclo di vita garantiscono un minore impatto sull’ambiente ed offre ai consumatori accurate informazioni sull’impatto ambientale degli stessi.

L’etichetta ecologica non è concessa indiscriminatamente a tutti i prodotti ovviamente. Solo il 30% dei prodotti disponibili sul mercato ha i requisiti per l’ammissione alla procedura prevista per il rilascio di Ecolabel. Il che significa che solo alcuni dei beni in vendita sono già adatti a ricevere il marchio senza dover subire modifiche. E può essere ottenuto non solo da varie categorie di prodotto di largo consumo - ad eccezione di alimenti, bevande e medicinali - ma anche dal servizio offerto nel settore turistico (che in Italia detiene il primato con 81 licenze nonostante che i servizi di recettività possano ottenere la griffe solo a partire dal 2003 e i campeggi dal 2005).

Questo sistema di derivazione comunitaria - istituito e disciplinato dal Regolamento Ce 1980/2000 - è però un procedimento di tipo volontario. I produttori non sono obbligati a richiedere l’Ecolabel: sta a loro decidere se presentare richiesta o meno. Certo è che il marchio può rappresentare per l’azienda una scelta strategica di differenziazione del proprio servizio offerto sul mercato in grado di raggiungere fasce di clientela sensibili alla qualità ambientale. Perché attraverso il marchio le aziende comunicano la loro attenzione al tema dell’efficienza energetica, al risparmio idrico, alla riduzione della produzione dei rifiuti e dell’uso di sostanze chimiche; all’utilizzo di prodotti tipici locali e biologici, all’educazione e alla sensibilizzazione della clientela a comportamenti più compatibili all’ambiente.

Ma nonostante negli ultimi 10 anni il fiore dell’Ecolabel sia diventato un simbolo riconosciuto in tutta europea e nonostante in Italia sia il primo paese europeo per numero di licenze ( forse anche perché non ha un marchio di qualità ambientale nazionale al contrario di altri paesi europei come ad esempio l’angelo blu in Germania ) ancora la conoscenza dei consumatori italiana è limitata. Non a caso qualche mese fa l’Apat (ora incorporata in Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha pubblicato la Guida Ecolabel 2008 con l’obiettivo di sensibilizzare e diffondere la conoscenza del marchio fra i consumatori privati e pubblici. Perché anche le amministrazione pubbliche possono usufruire delle informazioni fornite dal marchio per l’acquisto dei prodotti utilizzabili ad esempio nei propri uffici.

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