[23/12/2008] Comunicati

Il sindaco di Scansano guida la commissione ambiente dell´Anci

GROSSETO. L’Anci ha rinnovato la carica alla presidenza della Commissione ambiente e ha nominato per questo incarico, il sindaco di Scansano (Gr), Marzio Flavio Morini.
La Commissione ambiente in Anci svolge un ruolo consultivo per l’associazione dei Comuni, ma può avere anche un ruolo importante per promuovere politiche ambientali che dai comuni partono. Lo abbiamo intervistato per capire quali sono le priorità su cui intende muovere i suoi primi passi da presidente della commissione Ambiente.

Lei è sindaco di un piccolo comune della Toscana, famoso per il Morellino ma anche perché proprio a Scansano si è realizzato il primo parco eolico della regione, contestato e oggetto di ricorsi. Come pensa di impiegare la sua esperienza in questo nuovo ruolo?
«L’esperienza fatta in un piccolo comune mi spinge a pensare di mettere in atto una serie di misure che possano essere utili a chi amministra queste realtà e non ha molte risorse. Penso ai regolamenti edilizi per l’efficienza energetica, penso al sostegno sulla capacità progettuale laddove non vi sono possibilità di esprimerla ad esempio».

L’esperienza sul versante energia potrà esserle utile?
«Credo che possa essere utile per investire in uno dei settori che io credo fondamentali, ovvero quello delle energie rinnovabili. Quello che vorrei fare è una convenzione quadro per i comuni per permettere di poter fare protocolli comuni e investire in questo settore. Vorrei anche lavorare affinché i Comuni possano essere sullo stesso piano dei privati nel fare investimenti nel settore delle energie rinnovabili. Per questo però è necessario che questi investimenti siano svincolati dal patto di stabilità, cioè non pesati sulle capacità di entrata e uscita dei comuni».

Certo se un comune potesse investire in energie rinnovabili e guadagnarci al pari di un privato, potrebbe essere meno legato agli oneri di edificazione.
«Esattamente, e anziché ottenere pochi spiccioli dai privati, potrebbe avere più risorse da spendere per migliorare i servizi per i cittadini. Dobbiamo arrivare alla consapevolezza che i comuni sono detentori del patrimonio ambientale e aiutarli a mettersi assieme anche per fare investimenti. Io credo molto nell’importanza di investire nell’ambiente con scelte di lungo termine, che vadano anche oltre il mandato legislativo».

Oltre all’energia?
«Un’altra priorità è senz’altro quella della gestione dei rifiuti anche alla luce dei nuovi obiettivi di raccolta differenziata e della situazione in cui versano le Regioni del mezzogiorno ancora in forte ritardo. Mi farò carico anche di spingere sul ministero dell’Ambiente, perchè si dia applicazione al decreto sull’obbligo negli acquisti pubblici di inserire prodotti fatti con almeno il 30% di materiale riciclato. Credo sia un elemento importante per il sistema».

Altre priorità?
«Non vorrei mettere troppe cose come priorità, altrimenti si rischia di fare la lista della spesa e poi di ottenere pochi risultati. Un mio proposito è comunque quello di far svolgere alla commissione oltre al suo ruolo istituzionale, che è quello consultivo, anche un ruolo propulsivo. Costituire cioè una rete di Comuni che metta a frutto le migliori esperienze concrete e abbia la capacità di proporre queste esperienze perché diventino alla base di nuove norme e regolamenti, e diano al possibilità ai comuni di esercitare un ruolo fondamentale sulle tematiche ambientali».

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