[07/01/2009] Aria

Il mistero della fusione accelerata del ghiacciaio di Pine island

LIVORNO. Il ghiacciaio antartico di Pine island sta fondendo al ritmo di 30 miliardi di litri, molto più velocemente di tutti gli altri dell´Artico occidentale, tanto che la Gran Bretagna ha inviato una squadra di ricercatori equipaggiati con un robot sottomarino per scoprire quali sono le cause.

Dopo il ghiaccio che copre la Groenlandia, il West Antarctic ice shelf è la più importante riserva d´acqua del mondo, se "scongelasse" i risultati sarebbero disastrosi per milioni di persone e l´aumento del livello del mare inonderebbe metropoli come Londra, New York, Tokyo e Calcutta.

A preoccupare è soprattutto il ghiacciaio di Pine Island, una cassaforte gelata che custodisce circa 30 trilioni di litri di acqua, ma che sta letteralmente scivolando nell´oceano ad un ritmo così accelerato che potrebbe far salire il livello del mare di 10 centimetri in un secolo.

Si tratta di un ghiacciaio enorme, che si sviluppa a partire da un´altezza di 2500 metri, lungo più di 150 chilometri e largo più di 30 e che quando raggiunge il mare ha un fronte alto 750 metri.
Il Pine Island era già un ghiacciaio noto per la sua velocità di scivolamento, 9 metri al giorno, ma da un po´ di tempo ha ulteriormente accelerato.

Secondo gli scienziati questo sarebbe causato da un´insolita fusione sotto la base, all´entrata in mare, probabilmente dovuta dal riscaldamento globale o da un fattore finora sconosciuto, come un vulcano sottomarino.
Cercare le prove è molto difficoltoso: i ghiacciai dei monti dell´Antartide occidentale sono uno dei luoghi più ostili del mondo, con i peggiori blizzards congelati e le più basse temperature del pianeta. La zona è quasi un pianeta alieno, tanto che non è possibile installarvi nessuna stazione di ricerca, così gli scienziati fino ad ora si sono affidati ad informazioni satellitari e ad indagini aeree.

Ma i ricercatori britannici hanno deciso di violare anche l´ultima frontiera dei dell´acqua che scorre sotto i ghiacciai ed con il robot sottomarino del British Antarctic Survey (Bas ) sperano di poter esplorare la parte inaccessibile del Pina Islanda per scoprire cosa sta accadendo. Il sommergibile giallo, lungo sette metri e dotato di sofisticati sonar e scanner, mapperà la base del ghiacciaio e misurerà temperature, salinità e pressione dell´acqua. Il sommergibile, che ha un´autonomia massima di 248 miglia, è alimentato da 5000 pile D-cell, e dovrebbe inoltrarsi, con un viaggio che durerà 20 ore, per 40 miglia sotto il ghiacciaio, fino a raggiungere il punto dove incontra il continente antartico.

Autosub utilizzerà i sonar per cercare la strada tra ghiaccio ed acqua e creerà una mappa tridimensionale che gli scienziati utilizzeranno per determinare le zone più esposte allo scioglimento.

Il successo non è assicurato: un altro sommergibile simile è andato perso in Antartide mentre esplorava un´altra zona della piattaforma ghiacciata, un´altra missione simile è stata interrotta nel 2003 per le condizioni proibitive del tempo.

Adrian Jenkins, che conduce la ricerca del Bas, ha detto al "Thelegraph" «Crediamo che qualcosa sia cambiato ne dintorni del ghiaccio galleggiante, dove il ghiacciaio si sposta da terra, è questo diradamento che porta ad accelerare il flusso di ghiaccio. Ma abbiamo un´idea veramente molto piccola di ciò che sta accadendo sotto i ghiacci, visto che non siamo in grado di vedere attraverso loro, in quei luoghi c´è più di un chilometro di spessore. L´unico modo è quello di inviare i nostri strumenti per ottenere misurazioni».

Quello che è chiaro è che occorre far presto. Julian Scott, una ricercatrice del Bas che ha messo a punto le coordinate Gps per misurare il movimento del ghiacciaio, spiega che «Solo nello spazio di due stagioni, il ghiacciaio si è mosso più velocemente del 6,4%, questo è eccezionale! Il ghiacciaio è fuori equilibrio, perché si sta perdendo più ghiaccio in mare di quanto ne possa essere sostituito dalla neve caduta. Questo squilibrio all´interno del ghiacciaio contribuisce ad aumentare il livello del mare».

L´accelerazione è frutto dei cambiamenti della temperatura sotto il ghiacciaio; acqua calda arriva dal nord Atlantico portato da forti correnti e forma un denso strato sotto le acque più fredde, ma in certi casi risale verso la piattaforma antartica. Gli scienziati britannici pensano che profonde fosse sul fondo marino incanalino acqua calda sotto il ghiacciaio e lo sciolgano.

«Questa è l´unica zona dell´Antartide occidentale che sta davvero cambiando rapidamente – spiega su Thelegraph David Vaughan, un esperto di ghiacciai del Bas – E´ di vitale importanza che comprendiamo il motivo per cui questo sta avvenendo, in modo che possiamo prevedere come il ghiaccio sia destinato a cambiare in futuro e quanto contribuirà a cambiare il livello del mare».

Torna all'archivio