[08/01/2009] Rifiuti

Greenpeace valuta i prodotti dell´industria elettronica

FIRENZE. L’industria elettronica è stata messa sotto osservazione da parte dell’associazione ambientalista Greenpeace che ne ha valutato la capacità di produrre alta tecnologia ecocompatibile. Le “pagelle” sono state fornite durante il Consumer Electronics Show di Las Vegas, dove Greenpeace ha presentato il secondo atto del rapporto “Alla ricerca del prodotto elettronico più verde”, in cui sono stati valutati i progressi compiuti in questo ultimo anno dalle aziende. Un primo dato positivo è rappresentato dal numero elevato di multinazionali dell’elettronica che hanno accettato di fornire informazioni sui prodotti a minor impatto. Si tratta di quindici grandi aziende come Acer, Dell, Fujitsu Siemens, Hewlett Packard, Lenovo, LG Electronics, Motorola, Nokia, Panasonic, RIM/Blackberry, Sharp, Samsung, Sony, Sony Ericsson e Toshiba. La valutazione è ricaduta su cinquanta nuovi prodotti, tra cellulari, smartphone, televisioni, computer, notebook, desktop e game console, in relazione a diversi criteri: sostituzione di sostanze tossiche, efficienza energetica, durata del prodotto, energia usata in fase di produzione, e innovazione.

Ma vediamo i vincitori nelle varie categorie: il monitor del computer Lenovo L2440x ottiene il massimo punteggio per la sua categoria, pari a 6,9 punti sul totale di 10. Tra i televisori è risultato vincente il modello Sharp LC-52GX5 (con 5,92 punti), mentre tra i cellulari il Samsung F268 (con 5,45). Inoltre nelle rispettive categorie sono risultati vincenti lo smartphone Nokia 6210 (con 5,2), il laptop HP Elitebook 2530P (con 5,48) e il desktop Lenovo ThinkCentre M58 (con 5,88).

«Siamo sulla strada giusta per produrre un prodotto verde, privo di sostanze tossiche, durevole ed efficiente da un punto di vista energetico- sottolinea Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace- Siamo felici di vedere che l’industria elettronica stia migliorando gli aspetti ecologici dei propri articoli rispetto a quanto fatto negli anni passati. Nessun prodotto, però, si attesta bene su tutte le categorie ambientali. La ricerca del vincitore è ancora in corso». Molto confortante, al di la delle classifiche, l’analisi complessiva che ha effettuato Greenpeace dopo l’indagine, dato che sono stati riscontrati margini di miglioramento rispetto all’anno precedente. Molti indicatori segnalano che siamo sulla strada giusta: ormai sono pochi i prodotti sul mercato che ancora contengono la plastica in Pvc; i display Led che risparmiano energia e non usano mercurio sono sempre più diffusi; nelle Tv e nei monitor è usata una grande quantità di plastica riciclata post consumo; i produttori hanno definito programmi volontari di ritiro e riciclo dei prodotti in disuso e infine la maggior parte delle aziende adotta il nuovo standard Energy Star, il parametro migliore per l’efficienza energetica.

«Ora i punteggi sono più alti e vicini tra loro rispetto all’indagine precedente - riprende Polidori - La sfida per rendere verdi i prodotti è più competitiva ed essendo l’elettronica uno dei settori più innovativi dell’industria mondiale siamo certi che il traguardo è vicino» conclude la responsabile della campagna Inquinamento dell’associazione ambientalista.

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