[09/01/2009] Rifiuti

Ora anche le posate in Mater bi possono essere compostate

LIVORNO. I prodotti usa e getta non sono generalmente considerati envitonmental friendly, ma nel caso della posate in Mater-Bi, che una volta utilizzate possono essere trasformate in compost il discorso è diverso. L’ultimo prodotto di Huhtamaki, un’azienda multinazionale specializzata nella produzione di packaging alimentare ed imballaggi particolari, sono delle posate usa e getta con caratteristiche di funzionalità analoghe alle posate in plastica in quanto sono rigide, adatte al contatto con alimenti caldi (sino a un massimo di 70°C per mezz’ora) ma grazie a una recente rivisitazione del progetto, forchetta, coltello e cucchiaio prodotti in mater-Bi rispondono adesso in pieno anche a garanzie di biodegradabilità e compostabilità del prodotto finito.

Caratteristiche certificate dall’ente belga Aib Vincotte che garantisce, in base alla norma europea EN13432, la trasformazione delle posate in Mater-Bi di Huhtamaki, se correttamente smaltite in un impianto di compostaggio industriale, in compost entro 90 giorni.

Il fatto di poter garantire la compostabilità delle posate, oltre ai piatti monouso, può essere un vantaggio interessante, in particolare in occasione di eventi di massa, mense o in generale dove il numero di pasti erogati è decisamente molto elevato, e dove la separazione dei rifiuti risulta generalmente poco e niente praticata.

In questi casi aver a disposizione e utilizzare prodotti monouso compostabili può permettere invece che i rifiuti misti (stoviglie e scarti di cibo) possano essere raccolti in maniera omogenea e smaltiti in modo corretto negli impianti di compostaggio industriale, dove vengono trasformati in concime per il terreno. S’innesca in questo modo un ciclo virtuoso dove le materie prime di origine naturale tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione e/o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti.

Per Huhtamaki questo non è la prima esperienza di prodotti biodegradabili, dato che ha lanciato già dal 2004, la gamma BioWare, ovvero prodotti monouso completamente biodegradabili e compostabili derivati da risorse rinnovabili annualmente. Tutti i prodotti della linea BioWare, così come le materie prime utilizzate e i processi di produzione, sono stati progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale, e se quindi sono trattati in condizioni corrette negli impianti di compostaggio industriale, si trasformano in acqua, diossido di carbonio e materiale organico, cioè in prodotti utile alla fertilità dei suoli.

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