[09/05/2006] Energia

Campioni: «Condivisione e partecipazione sulla localizzazione degli impianti»

LIVORNO. Le stesse domande rivolte al presidente nazionale di Legambiente sulla questione rigassificatori, le rivolgiamo anche al presidente del circolo di Livorno del Cigno verde Valerio Campioni. Il documento approvato dalla segreteria nazionale afferma che va fatto un rigassificatore in Toscana, quale dei due?

«Partiamo dal presupposto che è una posizione discussa in segreteria regionale e c’è quindi una condivisione da parte dei circoli territoriali. L’obiettivo generale che ci prefiggiamo nella transizione fra l’utilizzo di combustibile fossili alle fonti rinnovabili è quello del metano. Detto questo il problema è la compensazione ambientale, quindi prioritario nella valutazione dei progetti è l’ecoefficienza in termini di riconversione delle due centrali. Quindi non sta a noi indicare quale rigassificatore scegliere».

Uno è autorizzato e ad uno la Regione ad oggi ha detto no. Pensate che le cose possano essere lasciate così, oppure va ribaltata la situazione?
«Sarebbe interessante che la Regione e il governo nazionale sviluppassero un programma energetico contestualizzabile a questo periodo di transizione, per comprendere la reale domanda di energia. In questo modo potremmo capire se i progetti messi in campo fino ad ora dalla Regione possano andare dbene o se invece debbano essere rivisti. Altrimenti rischiamo che le scelte nelal programmazione del territorio siano demandate alle proposte industriali. La nostra associazione in materia ha idee chiare e una politica energetica deve avere i seguenti presupposti: efficienza e risparmio, fonti rinnovabili. Come primi capisaldi di una politica energetica che tenga conto del protocollo di Kyoto.
In ogni caso se le Regioni ritengono che questi progetti siano strategici per l’economia di un territorio devono favorire tutti gli elementi di conoscenza del progetto per creare una condivisione e una partecipazione concreta».

Si dice quantomeno che siano riconvertite le centrali. Quindi se non ci sarà riconversione voi siete contrari a qualsiasi ipotesi?
«Il presupposto per la realizzazione di un impianto è la sua compensazione ambientale e quindi la riconversione a metano delle centrali Enel di Livorno e di Tor del Sale. Riteniamo che oggi ci siano anche le condizioni politiche favorevoli per raggiungere questo obiettivo con un governo nazionale di centrosinistra».

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