[14/01/2009] Consumo

Rasmussen: «Cambiamenti climatici e crisi finanziaria si combattono con la crescita verde»

LIVORNO. La Danimarca ospiterą a fine anno l´ultimo e cruciale appuntamento della road map di Bali che dovrebbe portare a un accordo sul post protocollo di Kyoto e il suo governo si prepara ad accompagnare il cammino (che si annuncia periglioso e contrastato) lungo quest´ultimo tratto di strada per cercare di fare in modo che a Copenhagen ci sia un accordo globale.

Oggi il primo ministro liberale danese, Anders Fogh Rasmussen, ha affermato che «Gli sforzi che puntano a contrastare il cambiamento climatico non sono in contraddizione con la lotta contro la crisi finanziaria mondiale».

Rasmussen ha concesso un´intervista a giornalisti della Cina, uno dei maggiori inquinatori del pianeta ma anche uno dei Paesi che negli ultimi tempi si sono pił esposti nel chiedere un accordo con obblighi veri per il post Kyoto, ed ha sottolineato che «il mondo ha bisogno di un accordo completo per il controllo e il contrasto del cambiamento climatico e, allo stesso tempo, tutti i Paesi devono assicurare il loro sviluppo economico. I Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo devono assumersi le loro responsabilitą nella lotta mondiale contro il cambiamento climatico. Dobbiamo trovare un accordo globale, con un principio comune ma responsabilitą differenziate. All´interno di questo quadro, dobbiamo trovare soluzioni per la diffusione delle nuove tecnologie».

Musica per le orecchie dei cinesi che fanno di questi due temi il loro cavallo di battaglia nei negoziati internazionali sul clima.

Il primo ministro danese ha spiegato che «I Paesi avanzati devono assicurare che i Paesi in via di sviluppo possano avere accesso, i finanziamenti e la formazione alle nuove tecnologie che proteggono l´ambiente».

Rasmussen ha chiesto «uno sforzo globale nella lotta contro il cambiamento climatici. Tutti i Paesi devono stimolare la crescita "verde" con lo sviluppo di nuove tecnologie».

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