[16/01/2009] Aria

Uncertainty? It´s likely.... a prompt action: perché i negazionisti sbagliano sul Gw

ROMA. Imponenti nevicate in Italia e in tutto il Pianeta, i ghiacci marini artici che sarebbero ricresciuti ai livelli del 1979, ce ne è d’avanzo perché il fronte negazionista insorga contro la bufala del global warming e contro le catastrofiche previsione dell’IPCC. Anche gli scettici più gentili non mancano di rilevare che non c’è un’inoppugnabile verifica di causa-effetto. E poi, la causa antropica del surriscaldamento globale non è supportata da prove, ma solo, a essere buoni, da una rilevante quantità di indizi.

Al clamore dei media, non solo italiani, risponde una nota dell’IPCC. Negli ultimi dieci anni si assiepano gli anni più caldi e i mesi più caldi dal 1880. E il centro di ricerca dell’Illinois sul clima artico ha guardato solo al dicembre 2008, ma su tutto l’anno l’estensione del ghiaccio marino ha subito una riduzione di circa il 7% rispetto alla media 1979-2000. Continuano gli indizi…

Forse varrebbe la pena ricordare (?) a una stampa disinformata e di cultura, come dire, prettamente umanistica che nel 2005 le Accademie delle Scienze dei Paesi del G8, più Cina, India e Brasile si rivolsero, dopo anni di studio, al Summit di Gleeneagles (luglio 2005) con lo statement Global response to climate change: «Ci sarà sempre un’incertezza (uncertainty) nel comprendere un sistema tanto complesso come quello del clima globale. Abbiamo tuttavia ormai una forte evidenza che un riscaldamento globale sia in atto…. E’ verosimile (It is likely) ritenere che la gran parte del riscaldamento nelle recenti decadi sia da attribuire alle attività umane….La comprensione scientifica dei mutamenti climatici è ora sufficientemente chiara per motivare i Paesi a intraprendere un’azione immediata (prompt action)”.

Il determinismo dell’equazione di Newton che lega la causa - la forza - all’effetto - il moto - ha un suo indubbio fascino, che è poi quello di fare previsioni precise, di poter conoscere a ogni istante lo stato del sistema, di far arrivare, ad esempio, una sonda spaziale a fotografare un satellite di Giove. Ma questo vale per l’evoluzione di sistemi materiali particolarmente semplici.

Non è possibile invece stabilire in climatologia un simile rapporto di causa-effetto, e con analoghi risultati. E non è davvero l’unica scienza che non sia in grado di rispondere a questo requisito, basti pensare alla sismologia, alla vulcanologia e, perché no, all’economia. Ciononostante Milton Friedman è stato ben insignito di un Nobel!
E anche per la Fisica, se avessimo dovuto attendere una risposta teorica al problema generale dei tre corpi (il sistema solare è decisamente più affollato) per far partire la prima navicella spaziale, staremo ancora aspettando.

* fisico e docente dell’Università La sapienza di Roma

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