[22/01/2009] Parchi

Catastrofi ´naturali´: il trend è in aumento

ROMA. Bilancio triste quello del 2008 per le cosiddette catastrofi naturali (che poi alla base, almeno in concorso di colpa, hanno sempre lo zampino dell’antropizzazione). Le 321 catastrofi segnalate hanno causato 235.816 vittime (un dato tre volte superiore alla media di 66.812 del periodo 2000-2007), colpito un totale di 211 milioni di persone e provocato costi per 181 miliardi di dollari.

Tra gli eventi maggiormente devastanti ricordiamo il ciclone Nargis in Birmania (138.366 morti) e il violento terremoto del Sichuan in Cina (87.476). I dati sono stati forniti oggi a Ginevra dal Segretariato Onu della strategia internazionale per la riduzione dei disastri (Unisdr) ed il Centro belga per la ricerca sull´epidemiologia dei disastri (Cred).

L´Asia resta il continente più colpito (nove dei dieci Paesi che hanno registrato il più alto numero di decessi causati da disastri l´anno scorso si trovano infatti in nel continente asiatico).

«Il drammatico aumento delle perdite umane ed economiche causate dai disastri del 2008 è allarmante - ha dichiarato il direttore dell´Unisdr Salvano Briceno- E´ triste pensare che queste perdite avrebbero potuto essere sostanzialmente ridotte se gli edifici in Cina, in particolare le scuole e gli ospedali, fossero stati costruiti in modo da meglio resistere alle scosse sismiche. Un sistema d´allerta rapido ed una buona preparazione della popolazione avrebbe potuto inoltre salvare molte vite in Birmania».

Guardando a dati meno recenti, ma che evidenziano bene il trend, si può fare riferimento a quelli sulle inondazioni che nel mondo tra il 1992 e il 2001 sono aumentate da 57 a 156 (dati Federazione internazionale della Croce Rossa) numeri che segnalano, al netto della violenza di alcuni eventi climatici, una carenza nella tutela del territorio.

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