[23/01/2009] Parchi

I lupi di Montioni spiegati alla gente

PIOMBINO. Arrivano i primi risultati del progetto di ricerca sulla presenza del lupo nel parco interprovinciale (Livorno e Grosseto) ed Area naturale protetta di interesse locali (Anpil) di Montioni, affidato dal Circondario della Val di Cornia a Paolo Varuzza e Daniela Giustini, che vuole verificare l´attuale distribuzione della specie e stimarne la consistenza minima. Lo studio analizzerà anche la dieta del predatore attraverso l´analisi degli escrementi e produrrà una banca dati dei segni di presenza, degli attacchi e dei danni lasciati da questo animale. «Alla base di questo studio – spiega un comunicato del Circondario - c´è la tutela del sistema delle aree protette della provincia di Livorno e della Toscana in generale per la conservazione del lupo, ma anche delle sue prede. Ad oggi la rete di protezione assicurata dalle varie aree protette ha dimostrato di funzionare con ottimi risultati in tutta la regione».

L´indagine ha già dato i primi risultati; utilizzato la tecnica del wolf-howlingla (stimolazione del vocalizzo attraverso emissioni di ululati artificiali, con lunghezza e frequenza d´onda simili a quelli del lupo), Varuzza e Giustini hanno scoperto che all´interno dell´area Anpil di Montioni vivono dei lupi adulti. Insieme a loro ci sono anche dei cuccioli..

«Nel caso di Montioni – dicono i ricercatori - qualsiasi visitatore in ogni ora del giorno può venire a contatto con daini, cinghiali, volpi e se è particolarmente fortunato anche con il lupo. Questa area protetta rappresenta un sito stabile di presenza del lupo. Qui si è riprodotto negli ultimi due anni e richiama animali dalle aree limitrofe durante il periodo invernale quando possono essere disturbati dalla presenza della caccia al cinghiale. Da luglio 2008 e fino a novembre 2008 sono state effettuate 17 sessioni di wolf-howling per un totale di 24 emissioni, suddivise in 6 notti di lavoro. In totale si sono avute 5 risposte positive. Dall´analisi dei sonogrammi è possibile individuare la presenza dei cuccioli che si distinguono dagli adulti a causa di una frequenza più elevata».

La ricerca continuerà ancora per i prossimi mesi, in modo da avere il quadro completo della presenza del Lupo nella nostra zona. E´ stato anche realizzato un opuscolo informativo sul lupo che sarà distribuito nelle scuole e durante iniziative pubbliche. La pubblicazione è dedicato alle caratteristiche biologiche di questo predatore, con notizie sulla sua alimentazione e sulla conservazione della specie, ma anche con informazioni chiare per di sfatare le credenze popolari sul lupo cattivo: «E´ falso che il lupo rappresenti una minaccia per gli escursionisti. I casi di aggressioni agli uomini sono pressoché inesistenti, le uniche segnalate sono quelle avvenute in Canada nel 1942 ad opera di lupi malati di rabbia. E´ che il lupo elimini gli animali selvatici. Questo animale vive in stretto equilibrio con le popolazioni di prede ed uccide solo quelle di cui ha bisogno per nutrirsi, contribuendo a mantenere in equilibrio sia la popolazione del predatore che quella della preda».

Si sta tentando, con un´azione di informazione preventiva, di trasformare il lupo da "problema" in "risorsa" anche con la distribuzione e l´analisi di un questionario sulla conoscenza e percezione del lupo nella provincia di LIvorno. All´iniziativa hanno aderito la scuola secondaria di primo grado "Muratori" e la primaria "Vannucci" di Suvereto, l´Unione regionale cacciatori Appennino di Livorno, le squadre di caccia al cinghiale della zona ed alcuni volontari.

Torna all'archivio