[23/01/2009] Comunicati

Legambiente a Berlusconi: lascia le intercettazioni per traffico illecito dei rifiuti e incendi boschivi

LIVORNO. Legambiente scrive al premier Berlusconi, al ministro Maroni e ai presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani per esprimere la sua forte preoccupazione riguardo all´iter di approvazione del Ddl che, nell´attuale stesura, esclude della possibilità di intercettazioni telefoniche il traffico illegale di rifiuti e gli incendi boschivi dolosi.

Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, scive: «Vogliamo sottolineare le gravissime conseguenze che questo provvedimento potrebbe avere, nella sua attuale formulazione, sulle indagini relative a due fenomeni criminali di grande pericolosità e che suscitano un forte allarme sociale: i traffici illegali di rifiuti e gli incedi boschivi dolosi».

Il traffico illecito di rifiuti è punibile con la reclusione fino a un massimo di 8 anni, mentre gli per gli incendi boschivi con 10 anni, quindi sarebbero esclusi dalla possibilità di intercettazioni.

Secondo Legambiente è «Una scelta profondamente sbagliata, perché chi si cimenta nel business del traffico e dello smaltimento illegale dei rifiuti avvelena l´aria, contamina le falde acquifere, inquina i fiumi e le coltivazioni agricole, minaccia la salute dei cittadini, contaminando con metalli pesanti, diossine e altre sostanze cancerogene prodotti che arrivano sulla tavola delle famiglie. Chi dà fuoco boschi è colpevole di un delitto premeditato dalle conseguenze devastanti: basta lo scellerato gesto di un incendiario per bruciare ettari ed ettari di ecosistema, devastare aree di straordinario interesse naturalistico, mettere in ginocchio l´industria del turismo, costringere la gente ad abbandonare le proprie case minacciate dalla fiamme e, come ci ricordano i drammatici eventi dello scorso anno, uccidere».

Per questo Cogliati Dezza scrive a Berlusconi: «La richiesta che Le rivolgiamo è di volere promuovere e sostenere l´introduzione dell´emendamento Realacci-Granata nel testo in esame affinché il traffico illecito dei rifiuti e gli incendi boschivi dolosi siano inseriti nell´elenco dei delitti per cui sarà ancora possibile effettuare intercettazioni telefoniche e ambientali».

Il ministro ombra del Pd, Ermete Realacci annuncia battaglia: «L´insistenza di Berlusconi sul limite di 10 anni per le intercettazioni è grave e ridicolo. Grave perché impedisce questo fondamentale strumento di indagine nel contrasto a uno dei più odiosi reati ambientali come il traffico illeciti di rifiuti, ridicolo perché mentre da una parta si lascia spazio a chi seppellisce rifiuti tossico nocivi, avvelena acqua e terreni, mina la salute di tanti cittadini, dall´altra si è appena legiferato per mandare il galera chi lascia per strada un materasso. Daremo battaglia il Parlamento a questo gravissimo provvedimento, anche con l´appoggio di numerosi parlamentari di centro-destra, a cominciare dall´emendamento presentato ieri in commissione giustizia insieme al collega di An Fabio Granata, per inserire nel disegno di legge n°1415, tra i reati per i quali è possibile effettuare intercettazioni telefoniche, anche quelli legati al traffico illecito di rifiuti e all´incendio boschivo doloso, altrimenti esclusi perché passibili di pene inferiori ai 10 anni».

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