[02/02/2009] Aria

Sistema di scambio delle quote a effetto serra: linee guida europee per il protossido di azoto

LIVORNO. Dal primo gennaio 2008 anche il protossido di azoto (N2O) è entrato a far parte del sistema di scambio delle quote a effetto serra (ossia quello istituito con la direttiva 2003/87/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio). Quindi per il buon funzionamento del sistema di scambio delle quote ora l’Ue aggiorna le linee guida per il monitoraggio e le comunicazioni dei gas a effetto serra. Con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea del 29 gennaio la Commissione introduce i riferimenti per il protossido di azoto.

Il potenziale di surriscaldamento del pianeta di una tonnellata di N2O per le emissioni nel periodo 2008-2012 deve essere considerato equivalente a 310 tonnellate di biossido di carbonio, come indicato nella seconda relazione di valutazione del gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Ed è questo il valore che dovrà essere utilizzato al fine di garantire la perfetta corrispondenza tra le relazioni inviate dagli impianti e gli inventari nazionali di emissione trasmessi dagli Stati membri ai sensi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) e del protocollo di Kyoto.

Le linee guida previste nel 2007 (decisione della Commissione 2007/589/Ce) infatti non prevedevano riferimenti al N2O e dunque non si applicavano al gas. Ma dal momento in cui i Paesi Bassi hanno chiesto di includere nel sistema di scambio delle quote di emissione dei gas a effetto serra anche le emissioni di N2O derivanti dagli impianti per la produzione di acido nitrico per il periodo 2008-2012, per l’Ue si è posta l’esigenza di aggiungere le linee guida specifiche per la determinazione di N2O con sistemi di misura in continuo delle emissioni. (es)


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