[04/02/2009] Rifiuti

Di Rocca (Aamps): «Incrementare la differenziata e soprattutto l´effettivo riciclo dei rifiuti»

LIVORNO. “Rifiuti: la filiera del recupero” è il titolo del convegno che Aamps ha organizzato per venerdì 6 febbraio.
Parteciperanno Giulio Galletti (Confindustria Livorno); Daniele Giusti (presidente Cna Livorno); Enrico Risaliti (presidente Confcommercio Livorno); Ilaria Salvatori (presidente Legambiente Livorno); Mauro Pelagatti (presidente Tred Livorno); David Newmann (direttore Consorzio italiano compostatori); Antonio Marrucci (presidente Revet); Stefano Bruzzesi (direttore Arrr); Alfredo De Girolamo (presidente Cispel Toscana);;Daniele Fortini (presidente Federambiente); Giorgio Kutufà (presidente Provincia di Livorno); Marco Filippeschi (presidente Ato Costa); Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, Francesca Cantini segreterie confederali, Ivano Maretlloni Lega Cooperative.

Presiede l´assessore all´ambiente del Comune di Livorno Maria Pia Lessi, conclude l´assessore regionale all´ambiente della Toscana Annarita Bramerini, mentre a fare gli onori di casa ci sarà il presidente dell’Aamps Filippo Di Rocca, al quale chiediamo qual è il senso di questa iniziativa e che cosa si intende per filiera del recupero?
«Il nostro obiettivo è quello di sottolineare il grande lavoro che sta facendo la città per incrementare la raccolta differenziata e conseguentemente evidenziare le importanti problematiche che emergono nel settore, in particolare in questi ultimi mesi in tutta Italia la filiera del recupero ha grande difficoltà a garantire l’effettivo riciclo dei materiali e assistiamo anche a un crollo dei ricavi derivanti dalle vendite delle materie prime seconde».

La raccolta differenziata è un anello importante della gestione integrata dei rifiuti, ma per esserlo davvero serve che funzioni perfettamente tutta la filiera, garantendo così l’effettivo riciclo dei materiali. Come vanno le cose a Livorno? Come pensate di migliorare non solo la quantità ma anche la qualità del riciclo?
«Noi crediamo che alla luce della crisi economica attuale, per raggiungere obiettivi di legge sia necessario creare nuovi impianti e mettere in rete quelli già esistenti che trattano i rifiuti derivati da rd, per strutturare una filiera che permetta di diminuire i costi e garantire l’effettivo riciclo. La proposta dell’azienda è quindi quella di realizzare a Livorno un impianto per il trattamento della frazione organica (digestore anaerobico e impianto di compostaggio) proposta sulla quale l’amministrazione comunale si è già espressa positivamente e che porteremo all’attenzione della città nel convegno di venerdì».

In generale tutta l’attenzione quando si parla di rifiuti è su quelli urbani. Anche a questo convegno si parla solo di questi, che però sono solo una parte (quella più piccola) del totale dei rifiuti. Avete in programma anche iniziative su rifiuti provenienti dalle attività produttive?
«Pur essendo un’azienda che ha come missione trattare gli urbani non mi potrò esimere venerdì da offrire una riflessione su questo tema. In Italia c’è un’attenzione quasi spasmodica sul ciclo dei rifiuti urbani, mentre ad essa corrisponde una disattenzione del mondo politico al tema dei rifiuti speciali, sia rispetto alle modalità di recupero e smaltimento ma anche ai costi che le aziende devono sostenere per effettuarlo».

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