[05/02/2009] Energia

Le centrali nucleari inglesi le (ri)faranno francesi e spagnoli

LIVORNO. Mentre continua la polemica sul lavoro "inglese" dato agli italiani dalla Total (protesta alla quale non a caso hanno aderito anche i lavoratori delle centrali nucleari), dalla Francia arriva la notizia che potrebbero essere Gdf-Suez e la spagnola Iberdrola a sviluppare le centrali nucleari britanniche. I due colossi energetici continentali faranno una joint-venture con Scottish & Southern Energy (Sse) per poter prendersi i siti nucleari attualmente detenuti dalla Nuclear Decommissioning Authority (Nda) e dalla Edf Development company limited.

L´accordo prevede anche la realizzazione delle nuove centrali previste nel Regno Unito e potrebbe coinvolgere anche altri partner. La joint-venture nucleare si iscrive nel quadro dello " UK nuclear new build programme" che ha l´obiettivo di accrescere lo sviluppo di nuove centrali nucleari ma anche di aumentare la concorrenza in Gran Bretagna, cioè proprio quello contro cui stanno protestando i lavoratori inglesi della raffineria Lindsey e quelli delle centrali atomiche da rifare.

Gdf-Suez e Iberdola rispondono che dispongono, nel settore del nucleare, «di un alto livello di esperienza, di know-how e di una performance operativa tra le migliori al mondo». Da parte sua Gdf-Suez sottolinea che «40 anni di esperienza in materia di nucleare, che da molto tempo esprime la propria volontà di partecipare attivamente al rinascimento del nucleare in tutto il mondo. Questo partenariato si iscrive in questa scelta».

Iberdrola sta evidentemente cercando nuovi mercati esteri (mentre si è ben inserita in quello interno delle rinnovabili), visto che la Spagna di Zapatero ha deciso di bloccare il nucleare, ma non manca di vantare la gestione delle centrali e «una lunga esperienza nello sfruttamento delle diverse tecnologie. Il gruppo Iberdrola partecipa attualmente ad alcuni dei più importanti progetti nucleari in qualità di gestore o come prestatore di servizi di ingegneria».

L´impresa è gigantesca e non è detto che sia economicamente molto produttiva. Gli ambientalisti britannici e francesi definiscono le centrali inglesi a fine vita "ferrivecchi" pericolosi e sottolineano che i costi di decommissioning sono enormi.

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