[09/02/2009] Parchi

G8 alla Maddalena, tutto a posto per Via e deroghe ambientali?

BRUXELLES. La presidente dei Verdi al Parlamento europeo, Monica Frassoni, ha presentato due interrogazioni scritte alla Commissione europea sui lavori per il G8 alla Maddalena. Le interrogazioni nascono dal dossier dell´Espresso a firma Fabrizio Gatti che ha sollevato non poche perplessità su quanto sta accadendo nei cantieri del G8 alla Maddalena.

La prima riguarda le difformità sulla Valutazione d´impatto ambientale (Via), la seconda i limiti entro i quali si possono derogare le norme relative agli appalti per motivi di segretezza. «Ancora una volta il governo Berlusconi adotta procedure straordinarie in deroga a quanto stabilito dalla normativa europea e nazionale a scapito dell´ambiente e delle tasche dei contribuenti – dice la Frassoni - Il G8 vuole essere una vetrina delle capacità di accoglienza del paese ma ahimé al momento è soprattutto un brutto esempio di scarsa trasparenza e scarso interesse per la collettività. Grazie al ricorso presentato lo scorso marzo dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´intervento giuridico, e ad una mia interrogazione, la Commissione europea ha avviato una procedura d´infrazione sulla cattiva applicazione della direttiva sulla Via in merito ai lavori del G8».

La presidente del gruppo dei Verdi europei spiega che «Con l´interrogazione appena presentata chiedo alla Commissione di sapere se le risposte fornite al momento dal governo italiano sono ritenute soddisfacenti e soprattutto quali sono le possibilità di intervento urgente al fine di scongiurare le gravi minacce ad un ambiente di altissimo pregio quale e´ l´arcipelago della Maddalena».

Per quanto riguarda la seconda interrogazione sulle procedura di appalto dei lavori in corso sull´isola, l´eurodeputata sottolinea che «Il governo ha infatti derogato alla legislazione europea per motivi di sicurezza ed interesse dello stato. Si tratta di una possibilità prevista dalla direttiva ma che lascia pericolosi margini discrezionali, al punto tale che da indagini giornalistiche sembrerebbe emergere un quadro di interessi incrociati tra autorità appaltatrice e società aggiudicatarie, che coinvolgono la protezione civile, con conseguente aggravio dei costi. L´interrogazione alla Commissione chiede quindi di conoscere quali sono i limiti all´esercizio della deroga e quali possibilità ha la Commissione di contrastare fenomeni di conflitti d´interessi che danneggiano la libera concorrenza».

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