[12/02/2009] Energia

Italia a corto di manager "rinnovabili"

LIVORNO. In Italia l’industria delle energie rinnovabili è un settore promettente e in espansione, ancorché in ritardo rispetto agli altri paesi europei. Il nostro ritardo viene pienamente rispecchiato nella mancanza di manager e figure professionali qualificate che rischia quindi di lasciarne inevasa la crescente richiesta (+40% rispetto al 2007). E’ questo l’allarme lanciato da una società di ricerche di personale, la Promelac, che ha raccolto le preoccupazioni delle aziende che producono energie rinnovabili.

«Dobbiamo cambiare totalmente rotta riguardo le energie rinnovabili -afferma Silvia Macchini, responsabile del settore energy in Promelec international - Abbiamo ricevuto parecchi incarichi, anche da aziende importanti sul piano internazionale, per ricercare figure di questo tipo e stiamo incontrando più difficoltà del previsto ad individuare candidati adeguati. Project leader, project manager, business developer sono questi i profili più ricercati dalle aziende che producono energie rinnovabili. E’ veramente un peccato che le aziende continuino a cercare questi professionisti all’estero, come sono costretti a fare ora. La nostra speranza è che le istituzioni si prendano carico di questa problematica e affrontino finalmente il cambio di paradigma energetico, inserendolo nelle loro priorità».

Cambio di paradigma che fra l’altro dovrebbe prevedere anche un preciso riorientamento verso la micro generazione diffusa e l’autoproduzione di energie rinnovabili, che consentirebbe di ridurre le perdite nella rete e di cogliere davvero tutte le potenzialità delle energie rinnovabili che oggi devono adattarsi a una rete pensata e costruita per una produzione centralizzata e basata sulle fonti fossili.

Tornando all’allarme lanciato dalla società di ricerca del personale, va sottolineato che in realtà non è solo un problema di manager, ma anche di tecnici e di professionisti che andranno ad alimentare l’indotto delle rinnovabili, perché anche a livello di manodopera specializzata nelle piccole e medie imprese che devono per esempio chiudere la filiera con l’installazione di pannelli fotovoltaici o minieolici.

L’importanza anche economica di questo settore di mercato è dimostrato dalle cifre fornite dal libro bianco dell’Unione europea: nell’anno in corso si prevede che il settore delle energie rinnovabili creerà 520.000 posti di lavoro in Europa, mentre, nella sola Italia, l’offerta di impieghi nuovi si attesterà attorno ai 100.000 posti, ma attualmente nel nostro Paese sono attivi soltanto una ventina di master universitari riconducibili direttamente alle energie rinnovabili.

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