[12/02/2009] Comunicati

Kyoto, le news del Sole a (quasi) impatto zero

LIVORNO. All’avvicinarsi del quarto anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto si moltiplicano le iniziative di approfondimento e confronto sulla lotta ai cambiamenti climatici. In alcuni casi si tratta di puro greenwashing (ma come abbiamo evidenziato più volte, anche tali azioni non sono affatto da trascurare) in altri, l’obiettivo è quello di allargare la consapevolezza del problema a un pubblico sempre più ampio e spesso disorientato da voci singole che negano quanto la comunità scientifica ha ormai dimostrato, voci isolate ma che almeno sui media italiani godono di un’attenzione e di uno spazio fin troppo accondiscendente.

Per questo motivo vale ancora di più l’operazione annunciata dal Sole 24 Ore: la produzione dell’edizione cartacea del giornale di lunedì 16 novembre, e quella di una settimana del sito internet saranno a impatto zero. «Grazie alla collaborazione con LifeGate e Arval le emissioni di CO2 legate al ciclo di vita dei due prodotti saranno compensati con la creazione e la tutela di nuove foreste nel parco del Ticino, in Madagascar e in Costarica».

L’iniziativa è simbolica certo, Repubblica per esempio ha un progetto analogo ma permanente già da alcuni anni ( il famoso alberino- che talvolta abbiamo criticato – che ogni tanto appare sulle pagine ritenute a torto o a ragione ‘sostenibili’ ricorda il loro impegno in diversi progetti di riforestazione), ma qui stiamo parlando del primo quotidiano economico nazionale, che si rivolge a un target di lettori che fino a qualche anno fa pensava che le questioni ambientali fossero una bizzarria di qualche anima bella desiderosa di tornare alla candela. E che invece da un po’ di tempo è stato costretto a leggere le sempre più stringenti correlazioni che esistono tra ecologia ed economia (anche la radice greca, oikos, è comune, e vuol dire casa): l’economia altro non è che lo strumento attraverso il quale chi governa, può governare (appunto) le risorse disponibili sul nostro pianeta al fine di produrre e redistribuire profitto e auspicabilmente benessere.

Per questo l’iniziativa del Sole 24 ore se anche fosse un’operazione di marketing sarebbe da apprezzare, perché non solo lunedì saranno dedicate diverse pagine ad approfondimenti «sui temi dell’ambiente, delle emissioni di anidride carbonica e un decalogo dei comportamenti virtuosi che ogni cittadino può compiere tutti i giorni», non solo perché la redazione online proporrà «uno speciale con approfondimenti video e tool che permetteranno ai lettori di calcolare il proprio impatto sull’ambiente», ma soprattutto perché il quotidiano di Confindustria promette che questa sarà solo la prima di una serie di iniziative sulla sostenibilità.

Non è sempre così illuminato Il sole 24 ore, per carità, non mancano oscurantismi, pregiudizi isolati e cadute di raziocinio che guarda caso si verificano in prossimità di appuntamenti politici (la campagna teleguidata contro il pacchetto clima dell’Ue è solo l’ultimo, tristissimo esempio), ma in generale tra i quotidiani italiani pare essere quello che ha assorbito meglio le lezioni che il pianeta ci sta dando in fatto di insostenibilità di questo modello di sviluppo ormai giunto al capolinea, ma che potremmo ancora essere in grado di trasformare, se solo qualcuno o qualcosa (il consiglio economico dell’Onu basato su una carta dello sviluppo sostenibile invocato da Angela Merkel pochi giorni fa?) avesse la forza di mettersi alla guida della locomotiva e fargli cambiare direzione.

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