[13/02/2009] Parchi

Francia: contratto-obiettivo con i parchi nazionali per lo sviluppo sostenibile

LIVORNO. Il ministro dell´ecologia francese, Jean Louis Borloo e l´établissement public Parc natinaux de France hanno sottoscritto il primo contratto-obiettivi 2009-2011. Alla firma erano presenti i dirigenti dei 9 "établissements publics" dei parchi nazionali francesi della Vanoise, Port-Cros, Ecrins, Pyrénées, Cévennes, Mercantour, Guadeloupe, Réunion e del parc amazonien de Guyane.

Il contratto-obiettivo, che prevede investimenti per 12,8 milioni di euro nei 3 anni, si basa su quattro priorità.
1. Sostegno agli "établissements publics" dei parchi nazionali nella messa in opera della riforma contenuta nella legge del 14 aprile 2006 ed in particolare per l´elaborazione della loro prima "charte". La chartes, veri «projets de territoires» dei parchi nazionali (traducibili in italiano nei nostri Piani pluriennali economici e sociali dei parchi con in più un pezzo delle competenze dei Piani dei parchi), saranno il frutto della concertazione tra gli établissements publics e l´insieme dei protagonisti locali.
2. Assicurare a diffusione delle caratteristiche dei parchi nazionali su scala nazionale ed internazionale con una strategia di comunicazione efficace ed importante.
3. Migliorare la qualità della gestione dei parchi nazionali, favorendo la cooperazione e la creazione di servizi comuni.
4. Appoggio alla creazione ed alla messa in opera dei nuovi parchi nazionali (Guyana e La Reunion), istituiti all´inizio del 2007, e dei tre nuovi parchi previsti dagli impegni della Grenelle Environnement. Il parco nazionale méditerranéen, in progetto nel sito delle Calanques, potrebbe essere realizzato già nel 2010.
Secondo Borloo, «I parchi nazionali sono dei territori eccezionali, depositari di una biodiversità e di un´eredità culturale uniche. Grazie alle future "chartes", noi assoceremo in queste aree la conservazione della natura e delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile dei comuni circostanti. La messa in campo di questa "visione condivisa" è un ulteriore avanzamento a favore della preservazione del nostro ambiente naturale».

Jean-Pierre Giran, di Parcs Nationaux de France, ha detto che «I parchi nazionali francesi sono depositari di un patrimonio eccezionale che appartiene a tutti. Offrono un modello originale di protezione, di sviluppo e di governance. Nei prossimi 3 anni Parcs Nationaux de France svilupperà in questo senso una forte comunicazione a livello nazionale ed internazionale». La charte des parcs nationaux parte dalla valorizzazione del "cuore" (traducibile nelle nostre zone "A" di riserva integrale, ndr) dei parchi nazionali, «vera "assicurazione sul capitale" , costituisce la base della charte: un regime di alta protezione ed è garantita dalla legislazione dei parchi nazionali e dal decreto istitutivo di ogni parco nazionale – spiega Parcs Nationaux de France.

Questa protezione attiva è condotta dall´établissement public du parc national, sotto l´egida del suo consiglio di amministrazione a maggioranza locale. Al di là della protezione del "cuore", l´ambizione deve andare più lontano ed iscriversi nello sviluppo sostenibile di tutta la regione: la protezione del "cuore" sarà ancora più efficace e sostenibile se i protagonisti se ne approprieranno e se le politiche di sviluppo e le attività condotte intorno al "cuore" la favoriranno. E, a maggio ragione, il "cuore" protetto è portatore di una valorizzazione dell´insieme della regione, valorizzazione che merita di essere organizzata ed ottimizzata».

La charte propose ai soggetti del territorio di mettere insieme le loro ambizioni all´interno di una visione condivisa, in un progetto comune che punti alla solidarietà ecologica e sociale tra le aree più protette del parco e quelle circostanti: «Ognuno si impegna a mettere in opera le proprie competenze in coerenza con gli orientamenti concordati insieme».

La libera adesione di ogni comune alla carta permetterà ai nuovi parchi nazionali di costruirsi, per aggregazione di territori, intorno al "cuore" formando così "l´aire d´adhésion ". Comuni, imprese, singoli individui possono aderire a questo progetto collettivo, impegnandosi per un periodo di 15 anni a scelte coerenti con gli orientamenti della "charte2, in particolare per quel che riguarda l´urbanistica, il traffico e la pubblicità, «Ma anche e soprattutto – dicono a Parcs Nationaux de France – impegni all´interno di una dinamica collettiva, su un progetto coerente, che valorizzi la loro identità attorno ad un monumento naturale nazionale; questa dinamica armoniosa e le politiche settoriali interessano il territorio e mobilitano prioritariamente la programmazione dei mezzi dello Stato, delle collettività pubbliche e dell´établissement public du Parc National».

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