[13/02/2009] Comunicati

Primarie del centrosinistra a Firenze: i candidati rispondo alle domande di greenreport.it

FIRENZE. Domenica prossima gli elettori fiorentini del centrosinistra sono chiamati alle urne per decidere, attraverso lo strumento delle primarie, chi saranno i candidati a sindaco e a presidente della Provincia alle prossime elezioni amministrative.

Come greenreport.it abbiamo inviato alcuni giorni fa quattro domande a tutti i candidati e qui di seguito riportiamo le risposte che abbiamo ricevuto, in ordine cronologico. Spiace constatare che a fronte delle numerose candidature abbiamo ricevuto due sole risposte da parte dei candidati alla carica di primo cittadino (Matteo Renzi ed Eros Cruccolini) ed una sola (Andrea Barducci) per la presidenza della Provincia.

1 - Nella scorsa legislatura il centro-sinistra ha presentato un ddl per istituire un sistema di contabilità ambientale che integri gli atti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio dello stato, delle regioni, delle province e dei comuni. In che modo un’amministrazione da lei guidata affronterebbe la questione?

Andrea Barducci: «La Provincia di Firenze coordinando gli Enti coinvolti, dai Comuni all´ARPAT alla Regione, potrà costruire un bilancio ambientale del suo territorio che sarà parte integrante della programmazione economico-finanziaria dell´Ente. Basta pensare alla necessità di una corretta analisi del ciclo dei rifiuti, ed ai costi ambientali (oltre che economici) dello smaltimento in discariche lontane dal territorio provinciale, per rendersi conto di come una approfondita contabilità ambientale possa e debba orientare scelte politiche strategiche».

Matteo Renzi: «La questione ambientale non può più essere ghettizzata negli assessorati all’ambiente, i quali molto spesso svolgono un lavoro di impostazione molto importante che però non trova adeguati riscontri nella pratica dell’azione amministrativa. Ritengo indispensabile che il Comune di Firenze utilizzi e si doti di quadri conoscitivi sulle fondamentali variabili ambientali energetiche sulle quali si deve intervenire per affrontare in modo fondato e pragmatico i problemi ambientali, con un approccio preventivo e integrato, puntando innanzitutto sul ruolo attivo di cittadini, famiglie e imprese a partire dalle attività di consumo e produzione. Vi sono due ambiti da distinguere: quello della vita dell’amministrazione comunale e quello del Comune come uno degli attori fondamentali delle politiche ambientali».

Eros Cruccolini: «Si tratta di une delle questioni più importanti che caratterizzano il nostro programma: abbiamo proposto che il piano strutturale adottato ma non ancora approvato tratti la valutazione in termini di contabilità ambientale d´area metropolitana, perché è assurdo nel 2009 pensare che questo possa essere fatto nell´ambito del solo territorio comunale di Firenze. E che l´amministrazione si doti di una serie di strumenti che, in coerenza con gli obiettivi del decreto, assicurino conoscenza, trasparenza e responsabilità dell´azione amministrativa:
- Un piano strutturale incardinato sugli gli elementi di contabilità ambientale
- Un regolamento edilizio sostenibile che tenga traccia ed incentivi gli interventi di riqualificazione energetica
- Un bilancio ambientale per il Comune di Firenze».

2 - Lei ritiene che gli attuali indicatori di sviluppo tengano in debito conto il prelievo dal capitale naturale e in generale gli impatti sull’ambiente che sono associati ad ogni fattore di “crescita”? Ritiene che sia necessario affiancare al bilancio economico comunale un bilancio ambientale?

Barducci«No, attualmente gli indicatori non tengono sufficientemente in conto il prelievo dal capitale naturale, e quindi ribadisco la necessità di affiancare al bilancio economico provinciale un bilancio ambientale».

Renzi: «Nel primo ambito: quello della vita dell’amministrazione comunale che è la più grande “azienda” del Comune di Firenze in termini di personale e bilancio economico, il bilancio ambientale costituisce il quadro conoscitivo dei flussi di materia e energia connessi alle attività che vengono svolte direttamente dalla struttura comunale e da cui partire per individuare concretamente e non astrattamente le priorità di intervento. E’indispensabile che nella sua vita quotidiana la struttura del Comune di Firenze adotti i più significativi standard di qualità ambientale in modo da dare il proprio contributo e costituire un esempio di buone pratiche per i cittadini e le imprese della città. Uno dei primi impegni sarà una rivoluzione verde nella politica degli acquisti del Comune secondo gli standard del green public procurement (GPP). Nell’acquisto di beni e servizi il Comune privilegerà le opzioni che rispondano a criteri di prevenzione degli inquinamenti e sviluppo del riciclo dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Questo impegno dovrà coinvolgere la gestione degli immobili comunali che dovranno essere progressivamente convertiti secondo i criteri della certificazione energetica e della bioedilizia. Per le esigenze proprie di mobilità il Comune convertirà il parco comunale in mezzi elettrici o a metano. Il bilancio ambientale del Comune, in questo ambito, dovrà infine costituire un sistema di monitoraggio per guidare e verificare l’efficacia delle azioni intraprese nell’ambito della propria struttura».

Cruccolini: «Senza dubbio gli indicatori di sviluppo non tengono in debito conto né degli aspetti sociali, ovvero di come la ricchezza si distribuisce all´interno della popolazione, né tanto meno del prelievo del capitale naturale. Per questo oltre al bilancio economico comunale è necessario un bilancio sociale del Comune di Firenze ed anche un bilancio ambientale che valuti
- lo stato di avanzamento o arretramento dei parametri ambientali in città quali ad esempio l´utilizzo della bicicletta e mezzi pubblici, spazi a verde e spazi a verde fruibile, produzione di energia da fonti rinnovabili, quantità e qualità della raccolta differenziata,percentuale di edifici riqualificati dal punto di vista energetico
- il bilancio energetico comunale riferito sia alle proprietà del Comune che dei privati».

3 - In che modo un’amministrazione da lei guidata governerebbe i flussi di energia e quelli di materia? Quali scelte cioè, secondo lei, possono essere concretamente compiute dall’amministrazione pubblica per orientare la società, l’economia e il sistema produttivo della comunità verso la sostenibilità?

Barducci: «Riducendo i consumi energetici e favorendo il ricorso alle energie rinnovabili, anzitutto, e partendo dal patrimonio edilizio dell´ente per dare il buon esempio e per fare da volano alle aziende ed ai professionisti del settore,e per formare professionalità e stimolare la ricerca».

Renzi: «Come attore delle politiche ambientali il primo compito del Comune è quello di essere all’altezza dela sfida dell’ecoefficienza, che è una delle chiavi di volta per il futuro governo di Firenze. La qualità ambientale, del territorio, dei processi produttivi, dei prodotti e dei servizi della nostra città è e sarà sempre di più un fattore essenziale; per la competitività della nostra economia e per la qualità della vita della nostra comunità. Il definitivo passaggio da una politica ambientale settoriale che gestisce gli inquinamenti a una strategia di sostenibilità fondata su un approccio preventivo e integrato è una sfida che potrà essere vinta rendendone sempre più protagonisti i cittadini e le imprese fiorentine tramite il loro ruolo e le loro scelte. In questa prospettiva è essenziale affrontare e superare definitivamente le criticità ambientale che ancora sono presenti nella città. Tali ritardi devono essere affrontati anche per porre su basi solide le scelte più avanzate per un futuro sostenibile di Firenze. Firenze e il suo territorio è l’ambito in cui sono concentrati gli usi e il consumo dell’energia e materia. Il principale compito della politica ambientale e energetica dovrà essere orientato a obiettivi di ecoefficienza, nei consumi, negli usi energetici civili, nei trasporti e nelle attività produttive. La promozione nell’uso delle energie rinnovabili nel territorio fiorentino potrà dare risultati significati soprattutto in connessione allo sforzo per migliorare l’efficienza energetica».

Cruccolini: «Attraverso il bilancio ambientale e l´accompagnamento di ogni progetto promosso dall´amministrazione comunale da un bilancio ambientale che metta in evidenza le ricadute positive o negative delle azioni intraprese.
Analogamente il bilancio ambientale verrebbe richiesto anche nei bandi di concorso cui partecipano privati ed associazioni che sottopongono all´amministrazione comunale i propri progetti, permettendo così alla contabilità ambientale di diventare un fattore per la valutazione dei progetti e conseguentemente dei finanziamenti.
Allo stesso tempo andranno promossi bandi rivolti ai privati per promuovere ed anche promossi direttamente progetti innovativi per la mobilità (bike sharing, autostop sul modello di Jungo, transit point – la piattaforma di coordinamento per le consegne delle merci in città basandosi su mezzi ad emissioni zero), così come iniziative innovative per la riduzione dei rifiuti (cassette alimentari ribaltabili, lavabili e riutilizzabili,utilizzo dell´acqua dell´acquedotto, di erogatori alla spina per le bibite, di posate e stoviglie riutilizzabili nelle mense, negli uffici, nei circoli, negli erogatori automatici)».

Nell’attuale fase di pesante crisi, sia il nuovo presidente Obama, sia (almeno a singhiozzi) il centrosinistra italiano, stanno spingendo per una concezione dello sviluppo che veda la sostenibilità non più come orpello, e nemmeno più come elemento marginale della politica economica e produttiva, ma come fulcro della strategia per uscire dalla crisi. Quale sarebbe, sotto una sua amministrazione, il contributo che Firenze potrebbe dare a questa evoluzione?

Barducci: «Lavoreremo, in caso di una nostra affermazione, perchè la Provincia di Firenze rientri tra le aree più avanzate d´Europa, non solo per alcuni casi di eccellenza che già oggi uniscono lavoro e ambiente (come può testimoniare la vicenda Electrolux, con il salvataggio di un´azienda importante grazie all´investimento sulle energie rinnovabili), ma per un coerente sistema energetico, dei consumi, dei rifiuti, della programmazione territoriale, della tutela della qualità dell´aria, delle acque, dei suoli. Per raggiungere questi obiettivi sono necessarie ricerca, qualità del lavoro, un sistema di imprese armonico e ben supportato dagli Enti Pubblici».

Renzi: «La promozione della qualità ambientale nelle scelte dei cittadini e delle imprese è un volano fondamentale per il futuro della nostra economia in molti settori come quello del turismo e dell’abitare. La promozione degli standard di edilizia sostenibile potrà favorire sia lo sviluppo dei prodotti e servizi, innovativi e competitivi, che il raggiungimento degli obiettivi più ambiziosi di efficienza energetica e ambientale.
Un’efficace strategia di sostenibiltà richiede investimenti nella conoscenza e nella capacità delle Istituzioni di usare al meglio, educazione ambientale, comunicazione, informazione e partecipazione, per supportare il ruolo essenziale di protagonisti consapevoli e responsabili dei cittadini e delle imprese, sia nei processi decisionali che di gestione delle politiche ambientali.
In questa prospettiva è indispensabile rafforzare il ruolo delle agenzie pubbliche tecnico scientifiche che hanno il compito istituzionale di supportare la gestione delle politiche ambientale e controllarne il corretta attuazione sia dal punto vista del’ambiente che della salute e della sicurezza più in generale. E’ necessario investire sulla operatività tecnica e la capacità di comunicazione e informazione di queste strutture in termini strategici al di là delle contingenze e dei casi specifici. Così sarà possibile una applicazione corretta del principio di precauzione che oggi viene troppo spesso invocato, svuotandolo di significato con atteggiamenti strumentali e allarmistici come nel caso della termovalorizzazione».

Cruccolini: «Oltre alle azioni già indicate nelle precedenti risposte, l´amministrazione deve impegnarsi
- nel completamento della rivoluzione del trasporto pubblico organizzando anche iniziative promozionali (es. la nostra proposta – in analogia con quanto fatto a Londra – di dare gratuitamente i mezzi pubblici ai giovani "in età da motorino" – ovvero dai 14 ai 19 anni), riorganizzando la rete ATAF in area fiorentina e metropolitana, lavorando con la Regione per potenziare l´offerta di mobilità su ferrovia
- rinnovando il parco veicolare dell´amministrazione comunale con veicoli a zero emissioni
- promuovendo limiti alla circolazione più stringenti (in particolar modo per le polveri emessi dai veicoli Diesel pre-Euro 4) in coordinamento con gli altri Comuni e con la Regione Toscana
- promuovendo un progetto straordinario di riqualificazione energetica dei propri edifici che duri tutto il mandato amministrativo
- lavorando per rendere fruibilli alla città anche gli spazi verdi privati e potenziando la dotazione di verde soprattutto attraverso i progetti di riqualificazione urbana oltre che con la realizzazione del progetto "un bosco di città" nell´area dell´Osmannoro
- promuovendo criteri meno vincolanti, soprattutto nelle zone esterne al centro storico, per l´installazione di pannelli solari
- promuovendo iniziative di sensibilizzazione a favore dell´utilizzo di mezzi pubblici, a favore del Car-Sharing, per la raccolta differenziata, per la filiera corta
- promuovendo l´installazione in tutta la città di cestini adatti alla raccolta differenziata, sul modello di quelli utilizzati all´estero o nelle Grandi Stazioni FS
- proseguendo la riconversione ecologica delle proprie mense scolastiche con particolare attenzione a stoviglie e posate riutilizzabili, filiera corta nell´acquisto dei cibi, consegne con mezzi ecologici e ad emissioni zero».

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