[18/02/2009] Energia

Torna in pista il gasdotto Galsi, ma la riconversione a metano delle centrali Enel non è a tema

LIVORNO. La Commissione Europea sarebbe in procinto di reintegrare due progetti energetici nella lista di grandi infrastrutture da finanziare con 5 miliardi di euro prelevati dai fondi non spesi del bilancio agricolo comunitario. Si tratta del gasdotto Galsi, destinato a portare il gas algerino in Italia (con punto di arrivo a Piombino) attraverso la Sardegna che sarà quindi metanizzata, e del Ccs Enel di Porto Tolle, in Veneto, per lo stoccaggio della Co2.

Nell´agenda della riunione settimanale della Commissione europea oggi a Bruxelles, c´è infatti il via libera alla lista dei progetti che in campo energetico beneficeranno di un sostegno comunitario nel quadro del piano di ripresa, e dovrebbero esserci anche questi due.

Lo riferiscono tre eurodeputati italiani, Mario Mauro (Pdl-Fi), vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella (Pd), capo della delegazione italiana nel gruppo Socialista all´Europarlamento e Gianluca Susta (Pd), capo della delegazione italiana presso il gruppo liberale. Mancano tuttavia per ora conferme ufficiali da parte della Commissione Europea che esaminerà la lista emendata nel primo pomeriggio nella riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti dei ventisette stati membri.

In seguito all’esclusione dei due progetti tra quelli ammessi a beneficiare di 5 miliardi di euro non utilizzati del bilancio dell´UE, gli europarlamentari e il governo italiano avevano lamentato uno squilibrio geografico a vantaggio dell´Europa settentrionale, a differenza di quanto richiesto dal Consiglio europeo di dicembre 2008. L´urgenza della crisi economica aveva inoltre imposto una procedura rapida di intervento che aveva di fatto escluso il settore industriale e la piattaforma tecnologica dalla consultazione.

Se anche non dovesse essere accolta oggi la proposta di inserire i due progetti nella lista dei beneficiari dei fondi europei, i parlamentari autori dell’iniziativa già dichiarano che si impegneranno «a correggere il tiro in Parlamento, dove la proposta della Commissione europea deve passare sotto le forche caudine della commissione Bilancio» presieduta da Pittella.

Inizialmente era previsto che il progetto Galsi entrasse nella fase operativa alla fine dello scorso anno e il gasdotto dovrebbe entrare in servizio per l´inizio del 2013 con una capacità di circa 10 Gmc/anno, secondo Enel.

Un progetto considerato nel Pier, approvato dalla Regione Toscana, che dovrebbe essere «perno centrale della riduzione delle emissioni (capace da solo di abbattere 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, cioè il 30% dell´obiettivo fissato dal Piano)» attraverso «la riconversione a metano delle due centrali Enel a olio combustibile di Livorno (300 megawatt) e Piombino (1200 Mw)». Conversione che sarebbe auspicabile ma che, al di là del Pier, non risulta mai essere stata presa in considerazione da parte dei proprietari, né troppo spinta dagli enti locali che avrebbero potuto vincolare tale opzione alla realizzazione del progetto complessivo.



Torna all'archivio