[18/02/2009] Parchi

Australia: il fuoco mette a rischio l´acqua

LIVORNO. Gli incendi che hanno incenerito gran parte della boscaglia dello Stato meridionale australiano di Victoria avranno conseguenze molto gravi non solo sull´ambiente, ma anche sulla qualità della vita delle persone, ad iniziare dalla probabile riduzione del 30% delle forniture di acqua potabile nella capitale australiana Melbourne.

Secondo Robert Skinner, a capo della Melbourne water corporation, per il rimboschimento sarà necessaria una grande quantità d´acqua. In più il recupero di intere foreste e montagne carbonizzate è urgente per impedire alla cenere e al legname bruciato di finire dentro dighe e riserve d´acqua, ponendo così altri problemi al rifornimento idrico delle città del sud dell´Australia.

Le ceneri e il legname contaminerebbero le principali riserve idriche intorno a Melbourne, che attualmente sono già ad appena il 31,8% delle loro capacità a causa di diversi anni di siccità consecutivi. Intanto, negli ultimi 10 giorni, più di 10 miliardi di litri di acqua potabile sono stati trasferiti dal bacino dell´Upper Yarra in 9 grandi depositi e serbatoi per ridurre al minimo l´impatto sulla qualità delle acque di Melbourne.

Il ministro per l´acqua, Tim Holding, ha detto che la situazione degli incendi è ancora in evoluzione «ma sappiamo che molti dei nostri bacini hanno subito un danno, compreso la maggior parte dell´O´Shannassy e parte del Maroondah». Si punta molto sul grande bacino artificiale di Cardinia, che non avendo boschi intorno non è stato colpito dagli incendi e che attualmente ha 120 miliardi di litri di acqua (il 42% delle sue capacità) che le piogge in arrivo potrebbero aumentare".

Il sistema di approvvigionamento idrico di Melbourne è costituito da nove grandi riserve d´acqua interconnesse, cinque delle quali ricevono direttamente l´acqua da zone boscose vaste 160.000 ettari, quattro sono invece depositi completamente artificiali per lo stoccaggio dell´acqua.

Skinner spiega che «Anche se siamo in grado di risolvere il problema a breve termine, l´impatto a lungo termine degli incendi boschivi potrebbe ridurre la quantità di deflusso prevista dall´area del bacino Mountain Ash, a causa dell´acqua che sarà necessaria per far rigenerare le foreste. Questo sottolinea ulteriormente il rischio di basarsi unicamente su dighe e il motivo per cui è di vitale importanza diversificare le nostre fonti di approvvigionamento di acqua, attraverso progetti come impianti di desalinizzazione e di riciclaggio».

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