[18/02/2009] Rifiuti

Indagine di Arpat sugli odori a Firenze

FIRENZE. Una normativa specifica sulle molestie olfattive non c’è, né quindi parametri e metodiche standardizzate per rilevarle. Del resto pare che questo tipo di “inquinamento” sia di modesto impatto sulla salute e sia rilevato anche in modo diverso dai soggetti esposti. In ogni modo il fastidio rimane, eccome, e le soluzioni sono affidate alla buona volontà praticata dagli “inquinatori” per risolvere il problema, e ad indagini di tipo sociale. «L´Arpat ha eseguito un´accurata indagine per rilevare la natura delle immissioni odorose in via del Pesciolino- ha dichiarato la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei- e grazie ai risultati della ricerca, la ditta Conglobit si è attivata per contenere il problema e la ditta Silo lo farà a breve. Però resta un problema di fondo: in Italia, a differenza di altri Paesi, non esiste una normativa specifica che regolamenta, con esattezza, le immissioni, gli odori diffusi nell´aria per cui sono ulteriormente grata per la disponibilità mostrata dalle due ditte interessate».

Gli "odori di via del Pesciolino" di cui si è parlato nei vari livelli istituzionali del territorio fiorentino (Quartiere, Consiglio comunale Consiglio provinciale), sono stati oggetto dell´indagine olfattiva sociale dell´Arpat effettuata nella zona tra via di Peretola e l´Arno. Allo studio hanno partecipato in modo attivo anche gruppi di cittadini residenti nella zona di Peretola, Quaracchi, Petriolo e Le Piagge compilando schede di rilevamento. I risultati della ricerca, approfondita anche con l´ausilio dei dati meteorologici di tre stazioni poste in zona e di numerosi sopralluoghi effettuati dal personale di vigilanza ed ispezione di Arpat, individuano la zona come interessata a più riprese da fenomeni olfattivi di origine quasi sicuramente diversa.

«Non è possibile individuare una sorgente unica del problema- prosegue Collesei- e quindi è estremamente difficile attribuire eventuali responsabilità dirette alle ditte indicate dagli abitanti di via del Pesciolino. Un altro aspetto importante da sottolineare è che il percorso intrapreso da Arpat attraverso l´impegno del Quartiere 5 e degli abitanti della zona di via del Pesciolino è il primo esempio partecipato su media scala finalizzato ad individuare la soluzione di un problema che ha visto coinvolta la popolazione, gli enti e le istituzioni in modo coordinato» conclude la presidente del Quartiere 5. Intanto, nel tempo intercorso fra lo svolgimento dell´indagine sociale ad oggi, sono state attivate iniziative miranti a ridurre il contributo all´emissione di odori a due delle possibili sorgenti che si trovano in riva sinistra dell´Arno. In particolare la ditta Conglobit ha completato gli interventi finalizzati a captare le emissioni diffuse che si liberavano durante le fasi di manipolazione del conglomerato appena lavorato e durante le fasi di carico dei mezzi di trasporto (prescrizione della ASL), e la ditta Silo si è impegnata a mettere in atto una soluzione simile in maniera da trattare termicamente le correnti di aria più cariche di sostanze odorose.

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