[18/02/2009] Trasporti

Conti: «Gli intercity non devono abbandonare la Toscana»

FIRENZE. La Regione Toscana, per voce dell’assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture Riccardo Conti, ha evidenziato criticità e avanzato le proprie richieste durante l’audizione all´VIII Commissione Lavori pubblici del Senato, in merito al trasporto locale su ferro. La Regione chiede che vengano assicurate le risorse per gli Intercity, ancora in dubbio per il 2009, e che siano scongiurati ulteriori tagli a questa tipologia di servizi, visto che, a fronte di un fabbisogno indicato da Trenitalia in 250 milioni per il 2009, sono al momento disponibili solo 110 milioni. Ricordiamo che nei mesi scorsi, il taglio di numerosi treni Intercity ed Eurocity da parte di Trenitalia su tutto il territorio nazionale, ha provocato disagi e disservizi anche in Toscana.

I servizi veloci (effettuati anche attraverso una consistente offerta di Eurostar) erano garantiti per centri importanti come Prato, Arezzo e Chiusi, ma nel giro di un solo anno si sono drasticamente ridotti. Secondo i dati della Regione, con il nuovo orario (dal 14 dicembre scorso), sulla tratta Arezzo-Firenze 11 treni hanno avuto un incremento dei tempi di percorrenza compreso tra i 2 ed i 5 minuti e 2 Intercity sono stati soppressi; sulla linea Arezzo-Roma quattro sono i treni soppressi e 12 registrano allungamento di tempo di percorrenza tra i 9 ed i 20 minuti. La tratta Chiusi-Firenze invece ha registrato un allungamento dei tempi di percorrenza fino a 13 minuti per 14 treni, mentre verso Roma i treni che passano sulla linea lenta sono undici. Per i collegamenti Prato-Bologna, le nuove offerte Eurostar hanno prodotto la soppressione di 12 treni in andata e 5 al ritorno, ed allungamenti fino a 21 minuti nella percorrenza di molti treni ancora in servizio.

«Il bilancio dell´impatto dei servizi di lunga percorrenza sulla mobilità regionale – ha sottolineato l´assessore Conti (Nella foto)- evidenzia come, in assenza di un preciso intervento di indirizzo, per i prossimi anni la Toscana avrà una sempre maggiore riduzione del servizio disponibile per intere porzioni di territorio a favore del potenziamento dei servizi “commerciali”. In presenza di un’infrastruttura ferroviaria “Direttissima” sulla dorsale Firenze-Roma, priva di un’alternativa che consenta tempi di percorrenza ridotti per le località intermedie (e quindi Prato, Arezzo, Chiusi, Orvieto), è necessario garantire la presenza di canali per ogni fascia oraria e le condizioni tecniche ed operative, che consentano il transito di servizi Intercity e regionali, in misura adeguata e comunque non inferiore all’attuale».

La Regione Toscana in prospettiva chiede la garanzia di disponibilità del materiale rotabile, il completamento dell’attribuzione diretta delle risorse per i corrispettivi dei contratti ferroviari come previsto dalla finanziaria 2008, e lo sviluppo di un’autorità indipendente per l’assegnazione della capacità ferroviaria. «Allo stato attuale, però, non è più rinviabile un piano nazionale per gli investimenti sul materiale rotabile. Queste risorse dovrebbero essere distribuite alle Regioni con un criterio di premialità che tenga conto del cofinanziamento che ciascuna garantisce e dell’intervento sul potenziamento del servizio» ha concluso Conti. Come noto la mobilità sostenibile passa attraverso soprattutto un maggiore utilizzo del mezzo pubblico e in particolare proprio i treni. Per questo è assai importante che le tratte pendolari in particolare non vengano tagliate, e anzi potenziate, perché diversamente questo sarebbe solo l’ennesimo invito a utilizzare i mezzi propri. Con le ricadute ambienatli e sciali ormai arcinote.

Torna all'archivio