[16/01/2006] Energia

Matteoli: «Sul mio tavolo un solo progetto per il gas»

CECINA (Livorno). «Al momento sul tavolo del Ministero dell’ambiente c’è un solo progetto per la realizzazione di impianti di rigassificazione: quello di Livorno, perché per Rosignano gli imprenditori che avevano già ottenuto la valutazione positiva hanno ritirato il progetto per presentarne un altro». Lo ha detto il ministro dell’ambiente Altero Matteoli (nella foto), a Cecina per partecipare all’inaugurazione di una barca da diporto realizzata dai Cantieri navali Calafuria. «Sono favorevole all’uso del gas – ha ribadito il ministro – sono così favorevole che da due anni c’è un accordo fra Ministero dell’ambiente, Unione petrolifera e Fiat per costruire più impianti a gas sul territorio nazionale da parte dell’Unione petrolifera e per la Fiat di realizzare più mezzi a gas». Poi Matteoli si è soffermato sulla situazione dei progetti livornesi: «I due rigassificatori hanno avuto percorso un po’ travagliato. Il primo, quello off shore, ha avuto una polemica più che legittima fra le amministrazioni di Pisa e Livorno: a Livorno erano favorevoli, a Pisa contrari. In queste settimane si è raggiunto un accortdo che prevede di spostare il rigassificatore. Ciò significa che gli Uffici legislativi, non solo del mio ministero, ma anche Palazzo Chigi e il ministero delle Infrastrutture debbono decidere se la valutazione d’impatto ambientale che ho già firmato va bene anche per la nuova ubicazione dell’impianto. Mi sembra di poter dire che in larga parte può andare bene, ma occorrono le documentazioni prima di firmare». «Discorso diverso per Rosignano: qui il progetto non esiste più – ha detto il ministro – perché chi lo ha presentato lo ha ritirato annunciando la presentazione di un nuovo progetto, di capienza maggiore. Quindi la valutazione favorevole che avevo già firmato non esiste più. Stiamo aspettando il nuovo progetto per riavviare l’iter procedurale della valutazione d’impatto ambientale». Quanto alla possibile presenza di tre impianti gas nella provincia di Livorno (il terzo sarebbe il gasdotto Galsi a Piombino), Matteoli ha sentenziato: «Non è di competenza del ministero dell’ambiente: in questo caso dovrebbe essere la Regione a pronunciarsi».

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