[19/02/2009] Energia

La Russia inaugura il primo impianto di liquefazione del gas.. e pensa all´Opec

LIVORNO. Ieri, nella remota isola russa di Sakhalin, il ministro olandese dell´economia, Maria van der Hoeven, il presidente russo Dmitri Medvedev, il principe Andrea per la Gran Bretagna e il premier giapponese Taro Aso (Insieme nella foto) hanno inaugurato a Prigorodnoïe il primo impianto russo di liquefazione di gas naturale (progetto Sakhaline-2) ed hanno visitato la Grand Aniva una nave per il trasporto di gas liquefatto. L´impianto è stato costruito dalla Sakhaline Energy Investment Company nel sud dell´isola ed a premere il bottone di avvio sono stati i capi delle compagnie azioniste: Jeroen van der Veer, direttore della Royal Dutch/Shell, Alexei Miller, presidente di Gazprom, Yorihiko Kojima, presidente della Mitsubishi, e Shoei Utsuda, presidente della Mitsui.

Grandi nomi della politica e grandi capitali per assecondare il progetto della Russia di fornire al mercato internazionale fino a 90 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (Gnl) all´anno entro il 2030. Miller ha spiegato che «Attualmente Gazprom è registrata su tutte le piazze commerciali europee dedicate al gas. L´ammontare delle operazioni puntuali realizzate in queste piazze è passato in questi ultimi 4 anni da 4 a 25 miliardi di m3. La questione relativa all´organizzazione di questo tipo di attività su altri mercati, soprattutto in nord America, è allo studio. Gazprom intende accordare un´attenzione sostenuta allo sviluppo della sua divisione Gnl . Grazie soprattutto alla valorizzazione dell´immenso giacimento di Chtokman, nel Mare di Barents» un enorme Tesoro energetico da 3.800 miliardi di m3 di gas.

La rimpatriata di Sakhalin è stata anche l´occasione per parlare di petrolio ed il vice-primo ministro all´energia, Igor Setchin, ha detto che «La Russia intende concentrarsi esclusivamente sul coordinamento delle sue attività con il Segretariato dell´Opec, l´ottenimento dello statuto di osservatore non è previsto». Comunque il vice-premier ha confermato che «La Russia è stata invitata alla riunione dell´Opec del 16 marzo e vi prenderà parte. Per noi è un lavoro interessante ed un mondo nuovo».

Quello che è evidente è che i contatti tra lo Stato-mercato energetico russo e il cartello dei paesi produttori di petrolio i contatti sono intensi e cordiali, tanto che nell´ottobre 2008 Opec e Russia hanno firmato un protocollo di cooperazione. Mosca si è comunque molto avvicinata all´Opec dopo il calo del prezzo del petrolio ed è interessata alla discussione sulla situazione del mercato, sulla sicurezza energetica e l´accesso a nuove tecnologie, ma dice che è ancora troppo presto per aderire all´Opec. Comunque, la delegazione russa che ha partecipato all´ultima riunione dell´Opec ad Algeri il 17 dicembre ha detto che Mosca era pronta a ridurre le sue esportazioni di petrolio adeguandosi alle decisioni dei Paesi Opec.

Se i prezzi si mantenessero all´attuale livello, la Russia potrebbe ridurre le sue esportazioni di petrolio di 320.000 barili al giorno, 16 milioni di tonnellate nel 2009. L´Opec ritiene che un prezzo adeguato del petrolio dovrebbe essere di 70 - 80 dollari al barile, attualmente oscilla intorno ai 50.

Torna all'archivio