[24/02/2009] Parchi

Caccia: la controriforma di Orsi ci porta fuori dall’Europa

FIRENZE. La proposta di legge presentata dal senatore Franco Orsi (Pdl) in esame in sede referente alla Commissione territorio, ambiente e beni ambientali, sta suscitando crescenti preoccupazioni. Secondo Mario Lupi, capogruppo dei Verdi in regione Toscana, «Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: un disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia. Si propone di abrogare la legge 11 febbraio 1992,n.157, punto fermo nell’attività venatoria nel nostro paese, e istituire una nuova disciplina della caccia. Ma sembra una lista degli orrori : Sparisce l´interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna; Scompare la definizione di specie superprotette (Animali come il lupo, l´orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più, secondo questo disegno di legge, delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale); Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione (un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori); Si avrà una totale liberalizzazione dei richiami vivi, mentre già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni (sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato e tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi, anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi.); Sarà mortificata la ricerca scientifica. L´Autorità scientifica di riferimento per lo Stato, l´Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi confluito nell’Ispra, ndr), rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali che saranno nell’ impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale; un´incredibile formulazione del testo rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei parchi e nelle altre aree protette; si propone il via libera alla licenza di caccia a 16 anni, invece che educare i ragazzi al rispetto della natura e degli animali; Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore; Si riduce la presenza della vigilanza venatoria; e infine sarà cancellato l´Ente nazionale protezione animali dal Comitato tecnico nazionale, così come le altre associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre».

Più che una riforma sembra un azzeramento che non tiene conto nemmeno delle direttive europee habitat e uccelli, della stessa Rete Natura 2000 che l’Italia si è impegnata a mettere in atto, e di altre leggi italiane, come quella sui parchi, che renderebbero impossibile la messa in atto di questa specie di massacro legislativo, creando una serie di contenziosi europei e nazionali e una raffica di apertura di procedure di infrazione europee che probabilmente finirebbero per far saltare in una confusione estreme il compromesso raggiunto con l’approvazione nel 1992 della legge 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” che non a caso oggi viene difesa anche da chi ieri la criticava.

Lupi conclude: «Insomma, è un problema di cultura...di intelligenza...questi pericoli vanno scongiurati e occorre dare risposte chiare e ferme anche dalla Toscana. Fermiamoli! Intanto invito ad aderire all’appello a noinc@yahoogroups.com, che anch’io ho sottoscritto, e iscrivetevi alle liste in difesa degli animali selvatici che stanno nascendo sui blog, su Facebook, e scrivete la vostra protesta ai parlamentari, ai senatori della Commissione Territorio e Ambiente».

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