[24/02/2009] Urbanistica

Pisa: iniziato l´iter per il piano cave

PISA. Per arrivare a definire il piano provinciale sulle cave o più compiutamente "Piano delle attività estrattive, di recupero delle aree escavate e riutilizzo dei residui recuperabili della provincia di Pisa" (Paerp), ci vorrà circa un anno ma intanto l’iter è partito. Il piano servirà anche per mettere dei cerotti alle ferite aperte sul territorio e a regolarizzare (attraverso la pianificazione) il settore salvaguardando gli interessi dell’ambiente e degli operatori. Impresa senza dubbio complessa.

«Il nostro territorio è quasi totalmente coinvolto da questa operazione, considerate le attività estrattive storicamente svolte soprattutto nell´area dei Monti Pisani (dove gli effetti tra San Giuliano e Uliveto Terme sono abbondantemente visibili) e in Valdicecina per l´alabastro - ha introdotto l’assessore all’ambiente Valter Picchi (Nella foto)- Il materiale inerte di cava costituisce una risorsa naturale non rinnovabile il cui utilizzo indiscriminato e non pianificato ha creato in passato profonde ferite nel territorio che ancora stentano a rimarginarsi- ha continuato l’assessore- L´esempio tipico è rappresentato dalle cave che qua e là squarciano il paesaggio e che, dopo essere state coltivate, sono state abbandonate senza che fosse attuato alcun intervento di ripristino morfologico o di copertura vegetale». Dopo l’approvazione del Praer regionale ora le province dovranno fare la loro parte di pianificazione dando anche indirizzi ai comuni che dovranno modificare gli strumenti urbanistici e di autorizzazione dell´attività estrattiva. Nel piano regionale, per quanto attiene la provincia di Pisa, sono due le finalità di utilizzo stabilite per l’attività estrattiva degli inerti: usi industriali e costruzioni civili e materiali ornamentali. Nel primo caso le zone maggiormente interessate (per sabbie e ghiaie, argille, calcari) sono quelle dei comuni del Lungomonte e di Cascina, delle Colline e della Valdicecina.

Per gli usi ornamentali sono coinvolte le aree di Pomarance, Montecatini e Volterra. «Il piano provinciale - prosegue Picchi - definirà gli indirizzi che la pianificazione comunale dovrà adottare per garantire un migliore sfruttamento della risorsa, ridurre gli impatti sul territorio e consentire un adeguato ripristino ambientale delle aree dimesse. Tra gli obiettivi del Praer anche quello dell´autosufficienza di materiale litico a livello provinciale. Fondamentale per noi sarà in questo percorso il pieno coinvolgimento dei cosiddetti portatori di interessi, ovvero comuni, associazioni ambientaliste e degli imprenditori» ha concluso l’assessore.

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