[25/02/2009] Energia

Fotovoltaico ed eolico sulle chiese italiane? Dio lo volesse!

LIVORNO. E Dio disse: «sia luce» e la luce fu. E a quel passaggio della Genesi deve aver pensato il gruppo di tecnici che ha proposto all’Istituto centrale sostentamento clero di avviare il progetto che si chiama appunto Fiat Lux e che porterà luce (e più in generale energia e calore) alle chiese italiane. Il progetto presentato alla presidenza dell’Istituto centrale sostentamento clero, vede la costituzione entro l’anno 2009, di un soggetto titolare di piccoli e medi impianti fotovoltaici, di mini eolico e di solare termico, che pare destinato a divenire il più grande del settore. Un estensione gigantesca in metri quadri di pannelli solari che potrebbero essere installati sui tetti delle parrocchie di tutta Italia, unitamente a piccoli generatori eolici, che grazie alla particolare forma, risulteranno adatti all’installazione anche sui campanili. Sempre che dalle soprintendenze venga dato il benestare, laddove - e ve ne sono molte in Italia – le chiese su cui istallare tecnologie per la produzione di energie rinnovabili, ricadano in aree soggetto a vincolo.

«Abbiamo proposto all’Istituto centrale un progetto che prevede l’ingresso nel campo dell’energie rinnovabili - afferma Alessandro Maria Fucili autore del Progetto Fiat Lux- poiché tali fonti di energia sono indiscutibilmente la scelta migliore, se sviluppata ponendo lo stesso Istituto come regista dell’intero progetto».

L’idea è quella di «Un impianto su ogni parrocchia, ma con un titolare unico, così da far divenire l´Istituto Centrale un interlocutore autorevole, privilegiato ed efficace».
Un investimento industriale, quello di Fiat Lux, che prevede step e strategie innovative.

«Abbiamo monitorato e studiato ciò che è già avvenuto in altri paesi europei, specialmente in Germania - dice Goran Zepponi, ingegnere a capo del team tecnico di Fiat Lux - e ciò che possiamo migliorare in Italia è la sola strategia iniziale: evitare la frammentazione e puntare ad un grande, enorme consorzio che otterrà migliori offerte e garanzie sui prodotti e restituirà gettiti migliori, sicuri e differenziati».

Vedremo se l’Istituto centrale per il sostentamento del clero valuterà in termini positivi questo progetto e se darà via al percorso che utilizzando in maniera ipotetica, le oltre 200 diocesi che vi sono in Italia, potrebbe dare realizzare un enorme parco fotovoltaico ma capillarizzato sul territorio e affiancato da tante istallazioni di minieolico. Un nuovo miracolo - è proprio il caso di dirlo - italiano?

nella foto: l´impianto fotovoltaico della Chiesa S. Maria della Catena di Archi, a Milazzo (fonte: Erimata.it)

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