[15/05/2006] Urbanistica

Giannutri, attenti al fuoco sull´isola

GIANNUTRI (Grosseto). Il responsabile del gruppo Legambiente di Giannutri, Emanuele Zendri, ha scritto al presidente del consorzio di proprietari della piccola isola grossetana per ricordare i «rischi dovuti alla pratica di bruciare i residui delle potature». Per Zendri «tutti sanno che Giannutri fa parte del Parco nazionale dell’arcipelago toscano ma non tutti conoscono le regole che vigono sull’isola» che vietano «espressamente l’uso di fuochi all´aperto».
L’esponente di Legambiente sottolinea che «chi non rispetta tale divieto è punito, secondo la stessa legge (art. 30, comma 1) con l’arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda dalle vecchie 200 mila lire fino a 25 milioni. Nell´eventualità che si causi un incendio si rischia fino a 15 anni di carcere e l’obbligo a pagare i danni e a riportare il luogo allo stato precedente. Si possono accendere fuochi all´aperto solo se si è nel proprio giardino, previa però autorizzazione del Corpo Forestale (non però nel periodo di divieto fissato dalla Regione Toscana, di solito da maggio a settembre). Per poter bruciare all´aperto, quando appunto non si è nel proprio giardino, bisogna richiedere il nulla osta al Parco nazionale dell’arcipelago toscano».

Il rischio per l’isola è grande e quello di incorrere in sanzioni penali rilevanti altrettanto. Legambiente chiede quindi al consorzio di Giannutri di limitare l’abbruciamento, anche con il recupero delle potature con tecniche di compostaggio del verde che permetterebbero anche piccole opere di recupero ambientale. «Tutti noi diciamo di avere a cuore Giannutri – conclude Zendri – ma la salvaguardia dell´isola passa attraverso le nostre azioni. Una pratica come quella di bruciare materiali all´aperto anche se risolve il problema del materiale vegetale derivante dalle potature, in realtà pone dei problemi e dei pericoli ben più grandi che potrebbero essere facilmente risolti con azioni più attente all´ambiente. Un maggior rispetto delle regole e azioni più consapevoli del luogo in cui ci troviamo, sono poi il miglior biglietto da visita quando chiediamo agli organi competenti (Parco in primis) di agire seriamente per la tutela di Giannutri". Un allarme a quanto pare subito recepito dal consorzio che dovrebbe avviare un confronto con il parco dell’arcipelago per nulla-osta e smaltimenti del verde.

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