[26/02/2009] Energia

Pannelli fotovoltaici tra le vigne... scandalo o lezione di sostenibilità?

LIVORNO. Paese che vai… Abbiamo dato notizia alcuni giorni fa dell’incredibile (non per noi…) caso della mobilitazione nel comune di Castelnuovo Val di Cecina contro un’azienda agricola che ha presentato un progetto per realizzare un campo fotovoltaico. Un progetto che viene osteggiato con argomenti quali “paesaggio lunare”, al “risveglio davanti a un mare di specchi”, “paesaggio irrimediabilmente danneggiato”, “notevoli danni al turismo”, “immobili svalutati” ecc.

Segnaliamo quindi con un po’ di timore pensando a che rivoluzione sarà in corso in quei luoghi, quanto è avvenuto negli Usa e precisamente a Paso Robles, in California. Come si può vedere dalla “sconcertante” foto, l’azienda vitivinicola americana J. Lohr Vineyards, ha inaugurato il più grande impianto fotovoltaico ad inseguimento del suo settore: un sistema da 756 kWp di potenza con inseguimento solare monoassiale, che occupa una superficie di 1,2 ettari e che è stato sviluppato per coprire il 75% del fabbisogno energetico dell’azienda.

L’impianto è stato progettato ed installato da Conergy ed utilizza 4.320 moduli fotovoltaici che seguono giornalmente il sole da est a ovest per ottimizzare la produzione energetica. I lavori di costruzione si sono svolti in 4 mesi e l’avviamento del sistema è avvenuto il 20 novembre 2008. Questo progetto rientra in un programma articolato di iniziative che l’azienda vitivinicola sta mettendo in atto per una coltivazione e produzione sostenibile. Tali iniziative – si legge nel comunicato di Conergy - includono l’utilizzo di trattamenti organici per la terra, uso limitato di sostanze chimiche, il controllo dell’erosione del terreno, la conservazione dell’acqua e il riciclaggio dei materiali.

Con numerosi giorni di sole, Paso Robles non è il luogo ideale solamente per la produzione di vini di impronta francese ricchi e aromatici – sostiene Steve Lohr (proprietario dell’azienda) – ma anche per produrre energia rinnovabile e pulita. Possedere il nostro impianto fotovoltaico è un altro importante passo del nostro impegno in attività eco-compatibili». L’impianto ha una produzione energetica prevista di 1.524.184 kWh all’anno e consentirà di risparmiare l’emissione in atmosfera di 29.887 tonnellate di anidride carbonica in 25 anni. Ciò equivale a piantare alberi su oltre 200 ettari di superficie o eliminare l’inquinamento generato dalle auto che percorrono 175 milioni di chilometri.

Questo sistema – va aggiunto - usufruisce degli incentivi statali e federali per l’energia solare previsti negli Stati Uniti: California solar iniziative performance-based incentive (CSI PBI), Federal investment tax credit(ITC) e Federal Macrs 5-year accelerated depreciation.
Davvero scandaloso… oppure lo scandalo è che siano gli americani a darci lezioni di sostenibilità? Che si debba promuovere uno sviluppo delle rinnovabili capillare e non concentrato, ovvero evitare grandi centrali, è un conto; ma osteggiare un’azienda agricola che riduce il proprio impatto ambientale è davvero una tafazzata.

Torna all'archivio