[03/03/2009] Energia

Anche i russi si buttano su solare e microelettronica

LIVORNO. Le società russe Nitol e Rosnano hanno avviato un importante progetto per la produzione di silicio policristallino di gas monosilano (SiH4). Secondo il sito Inauka.ru e la stessa Rosnano, la corporation russa delle nanotecnologie, l’accordo con la Nitol permetterà di realizzare «Il primo grosso complesso russo di produzione di silicio policristallino e di monosilano, che costituiscono il materiale di base per sviluppare l’energia solare, la microelettronica ed altri settori industriali ad alta tecnologia».

Il silicio policristallino è il principale semiconduttore utilizzato nell’energia solare, nell’elettrotecnica moderna e nella microelettronica. Secondo Nitol «E’ alla base di circa il 90% degli elementi solari installati nel mondo. Il ritmo di crescita annuale mondiale dell’energia solare è superiore al 30%». E Nitol è il solo produttore russo di triclorosilano ultrapuro, la materia prima essenziale per produrre il polisilicio.

Quanto al monosilano, è largamente utilizzato nella microelettronica e trova sempre più applicazione nel fotovoltaico per la produzione di cellule solari. Il monosilano (o silano) è un gas ad alta purezza, essenziale nella produzione anche di semiconduttori e schermi piatti. Il mercato mondiale del silano, almeno fino al 2008, è cresciuto a ritmi di oltre il 25% all’anno, soprattutto grazie alla forte domanda da parte del settore dell’energia solare.

Fino ad oggi il leader mondiale della produzione di monosilano è un’impresa italiana, la Air Liquide, che nel 2008 aveva oltre il 35% del mercato, con produzioni ed attività anche in Giappone ed Usa.

Nel luglio 2008 Air Liquide ha firmato un contratto a lungo termine per la fornitura di silano con Renewable energy corporation (Rec), uno dei maggiori produttori mondiali di silano, in particolare per quanto riguarda i suoi bisogni di produzione di silicio policristallino. Air Liquide si procurerà una parte considerevole dei suoi fabbisogni di silano da Rec per rifornire il mercato Usa che con la svolta «green» di Obama si presenta molto promettente.

«In un contesto globale in cui nei prossimi anni la domanda di silano potrebbe superare l’offerta – spiega l’azienda italiana - questo accordo-chiave in materia di approvvigionamento, permetterà ad Air Liquide di raddoppiare la sua fornitura di silano, mentre conserverà l’ambizioso programma di crescita produttiva in Giappone con il suo partner Denal (allo scopo di produrre più di 2000 tonnellate all’anno). Nonostante la pressione del mercato, questo dualismo permetterà ad Air Liquide di soddisfare le richieste dei suoi clienti e dei suoi partner mondiali».

Un mercato evidentemente ricco ed attraente nel quale hanno deciso di buttarsi anche i russi. Rosnano investirà nel progetto 7,5 miliardi di rubli (più di 165 milioni di euro), 4,5 dei quali come prestito, e con Nitol è convinta che questo nuovo impianto produttivo potrà essere la base per la produzione di materie prime che permetteranno alla microelettronica russa di svilupparsi, diventando un elemento essenziale della costruzione di un nuovo settore dell’industria russa, in particolare dell’industria solare.

Il nuovo impianto sarà realizzato nell’area di due imprese esistenti: Ussoliye-Sibirski Silikon e Ussoliye Khimprom, nella città di Ussolie-Sibirskoie, nella regione siberiana di Irkutsk. Nel dicembre 2008 sono stati avviati i test per la prima tranche di produzione di polisilicio, per raggiungere una capacità produttiva annua di 300 tonnellate. L’avvio della linea principale di produzione, da 3.500 tonnellate annue, è prevista per la fine del 2009. Per quanto riguarda la produzione di monosilano, l’avvio della produzione avverrà per tappe, fino a raggiungere le 200 tonnellate all’anno.

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