[04/03/2009] Parchi

I parchi, i comuni …e il resto

PISA. Ho letto nella rassegna stampa di Federparchi che i comuni dei parchi nazionali tra i più noti e grandi del sud si stanno organizzando per rivendicare un ruolo specifico a partire dalle nomine dei presidenti dei loro parchi oggi riservate dalla legge al ministero. I comuni già in passato -e non soltanto quelli dei parchi nazionali- si sono dati anche una loro organizzazione per poter dire la loro sulla gestione delle aree protette che li riguarda.

Da quel che so questa associazione non ha mai coinvolto tutti i comuni italiani interessati il che non toglie che essa risulti utile specie di questi tempi in cui il ruolo delle istituzioni appare indefinito e spesso confuso. Anche a Parcolibri questa associazione ha un suo spazio a conferma di una presenza sicuramente utile.

Meno chiaro –almeno a me- è perché l’associazione non ha coinvolto e non coinvolge anche le province che come i comuni fanno parte delle comunità dei parchi sia nazionali che regionali. Chissà se il coinvolgimento delle province non aiuterebbe anche l’UPI a definire meglio le sue posizioni sui parchi che talvolta sbarellano come abbiamo visto anche recentemente.

Detto questo devo aggiungere che la notizia lascia in questo caso ancor più perplessi perché pensare che la nomina del presidente possa riguardare solo i comuni e non anche gli altri soggetti istituzionali contraddice proprio quella ‘leale collaborazione’ che è alla base della legge quadro e anche delle leggi regionali sui parchi e le aree protette. Se è bene discutere le attuali norme che presiedono alle nomine il modo giusto per farlo non mi sembra quello del ‘fatti più in là’.

Se ho inteso male le notizie in circolazione mi scuso ma allora sarebbe bene essere più chiari e precisi perché di confusione in materia ce n’è già anche troppa.

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