[05/03/2009] Comunicati

Mobilità, aree verdi, cultura: è pronto il Piuss dell´area fiorentina

FIRENZE. E’ stato firmato ieri il protocollo d’intesa relativo al Piuss (Piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) dell’area metropolitana fiorentina, strumento attuativo del Programma operativo regionale competitività e occupazione (Por-Creo) 2007 – 2013. Il documento finale sarà presentato alla regione il 9 marzo, e giungerà probabilmente entro l’estate la valutazione da parte delle autorità regionali sui finanziamenti. Il progetto, coordinato dal comune di Firenze, coinvolge anche le municipalità di Campi Bisenzio, Scandicci e Sesto fiorentino, oltre che la provincia.

Il progetto definitivo, denominato “Città dei saperi”, fa seguito ad un percorso di concertazione che è iniziato nel luglio 2008. I due principali macro-obiettivi del Piano consistono nell’ottimizzazione del sistema di mobilità sostenibile nell’area metropolitana e nella crescita e valorizzazione del sistema metropolitano di aree verdi, anche attraverso una loro maggiore integrazione con la pianificazione urbana e con le politiche sociali e dei trasporti.

Coerentemente con le linee-guida del piano, che furono predisposte il 22 luglio scorso (vedi parte superiore dell’immagine), gli interventi previsti si svilupperanno lungo un asse che connetterà il centro di Firenze (intervento sul complesso di S.Orsola e recupero del circostante quartiere di S.Lorenzo) con la periferia (costituzione del parco metropolitano alle Piagge lungo le rive dell´Arno), con il centro di Scandicci (campus del centro Polimoda per la formazione nel settore) e con Campi Bisenzio (valorizzazione del centro di aggregazione “Spazio reale”, collegamenti tra le aree verdi).

Il Piuss sarà autofinanziato per il 40% (50 milioni di euro sui 110-120 previsti di impegno di spesa) dai comuni: questa è la cifra minima che a norma di legge i comuni devono stanziare per accedere ai cofinanziamenti. Il Piano (definito come «un insieme coordinato di interventi - pubblici e privati - per la realizzazione, in un’ottica di sostenibilità, di obiettivi di sviluppo socio-economico attraverso il miglioramento della qualità urbana ed ambientale e una razionale utilizzazione dello spazio urbano»), è infatti una specie di Masterplan finalizzato all’integrazione e all’implementazione dei piani attuativi e strategici già approvati. E’ inoltre uno strumento di stimolo alla mobilitazione economica, sociale e culturale intorno alla zona (o alla direttrice, come in questo caso) individuata dai comuni partecipanti al progetto.

Il Piuss si configura anche come strumento di implementazione della partecipazione amministrativa (e, potenzialmente, della partecipazione civica) alla pianificazione urbanistica, economica e sociale nelle aree metropolitane toscane con più di 20.000 abitanti. Specificamente per l’area fiorentina, il progetto contribuisce al percorso che è stato individuato nel Piano strategico per l’area metropolitana (“Firenze futura”) verso l’integrazione dei tessuti urbanistici e sociali dei comuni dell’area, l’organizzazione della mobilità e il miglioramento della qualità urbana.

Secondo il comunicato oggi emesso dal comune di Firenze, il Piuss «riguarderà sia la ferrovia locale appena riattivata alla stazione Leopolda, sia la nuova tramvia che da Scandicci arriverà a Firenze, sia un sistema di piste ciclabili e pedonali che colleghino Spazio Reale ed il sistema dei parchi di Campi Bisenzio. Ci sarà una concentrazione di nuove funzioni ricreative-culturali e residenziali legate all´attività del sapere che sono l´ispirazione generale del piano (..). Tutto sarà collegato con una rete di infrastrutture su ferro e su gomma (ma saranno le gomme delle biciclette)».

Saranno anche predisposte iniziative di tabellazione per rendere disponibili tutte le informazioni stradali, turistiche o di altro genere necessarie per fare conoscere il progetto, mentre un sito dedicato al Piuss (url: http://www.edemps.comune.fi.it/edemps/forum-fondi-strutturali-pius), contenente anche un forum di discussione a partecipazione libera, è già aperto sul portale sperimentale che il comune di Firenze ha dedicato all’e-democracy.

In chiusura, è da aggiungere che, al di là del meritorio proseguimento del percorso di integrazione tra le varie forme di mobilità (il cui primo effetto è naturalmente l’aumento dell’attrattività del trasporto pubblico e della mobilità dolce a scapito dell’uso dell’auto), appare altrettanto interessante, in prospettiva, l’aspetto inerente ai collegamenti tramite greenways tra le varie aree verdi della città e dell’area metropolitana (vedi parte inferiore dell’immagine). Al di là dei freddi dati numerici, che vedono per il comune di Firenze una disponibilità di verde urbano per abitante di poco superiore (dati: Istat 2001) alla media nazionale, ma ben al di sotto rispetto ad altre realtà come Bologna, Perugia o Genova, la città capoluogo manca in modo particolare di strutture e percorsi di collegamento tra le aree verdi, che non si limitino alle sole piste ciclabili. La fruizione dei parchi e delle aree verdi, e i conseguenti effetti sul benessere psico-fisico delle persone, sono resi massimi da ogni struttura di collegamento tra essi, sia per quanto attiene la mobilità dolce, sia per quanto riguarda l’uso del mezzo pubblico. Molto utile sarà, a questo proposito, la stazione ferroviaria di Porta a Prato (area ex-stazione Leopolda), che è di recentissima inaugurazione e che, in attesa dell’attivazione della linea 1 della tramvia, potrà costituire (oltre ad una utile variante per il trasporto ferroviario integrato regionale) il reale caposaldo della mobilità ricreativa e “culturale” nell’area metropolitana.

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