[05/03/2009] Energia

Il metano del lago Kivu diventerà elettricità per il Rwanda e i Paesi vicini

LIVORNO. ContourGlobal, un’impresa Usa che opera in campo energetico, ha firmato un accordo con il Rwanda per sviluppare un progetto di estrazione ed utilizzo del metano dai fondali del lago Kivu. Si tratta del più grande investimento della storia nel piccolo Paese centrafricano: 325 milioni di dollari per produrre 100 MW di elettricità per l’intera regione dell’Africa orientale, nota più per genocidi e guerre che per gli investimenti pacifici.

La filiale dell’impresa Usa creata per l’occasione, ContourGlobal Kivuwatt, realizzerà un impianto integrato di estrazione del metano nel lago Kivu, un bacino di acque profonde situato all’insanguinata e turbolenta frontiera tra il Rwanda e la Repubblica democratica del Congo, che nasconde una ricchezza fino ad oggi inaccessibile: il metano che ha però fino ad ora ha costituito un rischio per le popolazioni rivierasche per le emissioni di gas dai fondali che potranno essere trasformate così in una fonte di energia inoffensiva per l’ambiente e le persone.

ContourGlobal progetterà, costruirà e sfrutterà l’intero sistema della piattaforma di estrazione del gas che estrarrà il metano a 350 metri di profondità e poi lo trasporterà verso le coste rwandesi. Qui il gas verrà trattato e trasportato con un gasdotto fino alla centrale elettrica di ContourGlobal che è in via di realizzazione a Kibuye. L’impianto è il primo progetto energetico indipendente sviluppato in Rwanda che così vedrà più che raddoppiare la propria produzione di elettricità, potendosi così permettere, alla fine, di esportare energia in Uganda, Rdc e Burundi.

Il progetto ha preso il via dopo due anni di indagini subacquee e si svilupperà in due tappe: entro il 2010 verranno prodotti 25 MW, nel 2012, saranno operativi i rimanenti 75MW. Fornire elettricità e metano al Rwuanda ed ai Paesi vicini significherà ridurre la deforestazione dell’area intorno al lago Kivu, visto che gran parte della popolazione utilizza la legna per cucinare e scaldarsi e che l’intera area ha un disperato bisogno di elettricità per avviare uno sviluppo “decente” bloccato dalla guerra e dalla rapina delle risorse.

L’accordo prevede sia le concessioni per la ContourGlobal Kivuwatt che l’acquisizione dell’energia prodotta per 25 anni che verrà venduta alla Electrogaz la compagnia di distribuzione dell’elettricità del Rwanda. Secondo Craig Huff, presidente del consiglio di ContourGlobal, «Nel corso dei prossimi 10 anni, il potenziale di produzione di elettricità in Africa conoscerà un rapido sviluppo e noi siamo felici di contribuire a questo sforzo attraverso questo progetto innovativo».

Il ministro per l’acqua e l’energia del Rwanda, Albert Butare, ha spiegato che «I negoziati con ContourGlobal durante questi ultimi 17 mesi hanno portato i loro frutti. Il governo del Rwanda ha potuto inaugurare con successo i primi 4 MW da gas metano nell’impianto pilota nel novembre 2008, lo stesso che alimenta ormai di elettricità la rete nazionale. Ma la firma degli accordi con ContourGlobal sul progetto di trasformazione del gas metano in 100 MW di elettricità rappresenta un nuovo sviluppo di grande importanza verso l’approvvigionamento futuro di energia affidabile per il Rwanda. L’approvvigionamento sufficiente di energia sarà la condizione maggiore per soddisfare le esigenze del governo ed accrescere massicciamente l´accesso all’elettricità della sua popolazione e delle sue industrie, è per questo che il progetto riveste ai nostri occhi una tale importanza. E’ il primo progetto di questo genere e di questa ampiezza realizzato in cooperazione con investitori privati nel settore dell’energia e siamo impazienti di vedere il progetto mettersi all’opera»

ContourGlobal ha già 11 attività che operano in quattro continenti, con una capacità produttiva intorno ai mille MW e sta sviluppando progetti per un totale di 10.000 MW, in Africa ha progetti di produzione di energia anche in Togo e Nigeria e sta sviluppando altri progetti nell’Africa sub-sahariana.

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